Fotovoltaico su capannoni industriali a Spello
Fase decisiva per il progetto fotovoltaico sui capannoni industriali di Spello. Nei prossimi giorni il “P.E.R. Spello”, ovvero “Progetto Energia Rinnovabile Spello”, sarà infatti posto al vaglio delle associazioni di categoria comprensoriali da parte dell’amministrazione comunale di Spello per individuare la struttura societaria più opportuna all’ipotesi progettuale.
“Nell’anno in corso – afferma il vice sindaco Antonio Luna con delega ambientale - abbiamo raggiunto tre importanti obiettivi: 1) la creazione di un innovativo sistema pubblico-privato di produzione energetica eco-compatibile fortemente voluta dall’amministrazione comunale e realizzato su misura dall’ingegner Claudio Ascanio in collaborazione con il nostro consigliere comunale, l’ingegner Flavio Rigetti. Un piano che è stato condiviso anche dall’ingegner Bruno Brozzi dell’opposizione consiliare; 2) la disponibilità di massima di ben 10 aziende della zona industriale ed artigianale per un totale di 19mila metri quadrati ed oltre un megawatt di potenziale energetico; 3) la recente valutazione positiva prima della Bcc di Spello e Bettona e successivamente della Bit Spa di Parma, società di consulenza nazionale per gli investimenti sul territorio, a proposito della sostenibilità economico-finanziaria del piano di prefattibilità. Ora dobbiamo portare a sintesi il significativo lavoro svolto”.
In questo momento diventa infatti ancor più importante il ruolo di coordinamento assunto dall’amministrazione comunale. Nelle prossime settimane si verificherà la disponibilità degli imprenditori proprietari, sia per l’affitto delle superfici che per l’acquisto di quote per la costituenda società con possibilità di estensione ad ogni cittadino interessato. Decisivo sarà inoltre il ruolo della banca locale: “Ovviamente – afferma Maurizio Del Savio, direttore generale della Bcc di Spello e Bettona – siamo in prima linea a fianco dell’amministrazione comunale nei più importanti progetti di Sviluppo economico del territorio. Abbiamo inoltre una buona esperienza di green economy, sul fotovoltaico in particolare, che mettiamo a disposizione di questa fase decisiva per valutare insieme all’Ente promotore le migliori forme di finanziamento ed analisi di fattibilità”.
Dei 19.000 metri quadrati dei tetti di capannoni disponibili 5.500 metri quadrati hanno materiale in eternit da bonificare. Il progetto prevede un costo complessivo per il rifacimento delle coperture di € 475.000. Il solo costo dell’impianto fotovoltaico è di € 3.455.000. Il totale delle due voci può essere abbattuto fino a € 3.750.000 realizzando insieme l’intero impianto. A livello di introiti si prevede di generare una cifra di 34 €/mq. Il tempo di ritorno dall’investimento è previsto in circa 8 anni con i successivi 12 di utile progressivo con un valore economico complessivo di circa € 8.500.000.
“In un recente articolo – conclude il vicesindaco Luna – l’assessore provinciale Carlo Antonini affermava che usare i capannoni esistenti per il fotovoltaico significa salvaguardare il suolo umbro, diritto di tutti, coniugando le esigenze economiche con quelle dell’ambiente e del paesaggio. Mi auguro allora profondamente che questo progetto possa andare in porto. Può divenire realmente un modello strategico di sviluppo locale”.
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