PERUGIA - La Pubblica Amministrazione scommette sulla formazione, importante ancora di più in tempo di crisi e di cambiamento come dimostra l'esperienza delle aziende. E' quanto emerge dal nuovo impianto contrattuale per il triennio 2016-2018 a favore dei dipendenti del comparto "Funzioni locali", salutato positivamente dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Il rinnovo contrattuale del comparto riconosce l'importanza della formazione del personale, intesa come attività finalizzata alla valorizzazione del patrimonio professionale presente negli enti.

Il ruolo della formazione è condensato negli articoli 49-bis e 49-ter dell'Accordo, che individua le risorse finanziarie da destinare alla formazione. L'Accordo prevede, infatti, una quota annua non inferiore all'1% del monte salari relativo al personale destinatario del contratto e amplia i canali di finanziamento utilizzabili, riconoscendo che ulteriori risorse potranno derivare dai risparmi conseguiti dai piani di razionalizzazione e da canali di finanziamento esterni, comunitari, nazionali o regionali.

"La formazione può aiutare la Pubblica Amministrazione a dialogare in modo sempre più efficace e sempre meno burocratico con i cittadini – sottolinea l'Amministratore di Villa Umbra,  Alberto Naticchioni. In Umbria, la Scuola può svolgere un ruolo di supporto ancora più incisivo nel processo di cambiamento organizzativo in atto nel settore pubblico. E' sempre più necessario, infatti, confrontarsi con l'evoluzione della società digitalizzata, avere personale qualificato e competente, in grado di sostenere l'innovazione tecnica ed organizzativa che il nostro Paese deve attuare per essere competitivo a livello internazionale. E' auspicabile che gli enti diano seguito all'applicazione degli articoli 49-bis e 49-ter dell'Accordo e prevedano già nel bilancio di previsione 2018 la quota fissata dal contratto per finanziare la formazione".

Il nuovo contratto considera il personale dipendente di Regioni, Province, Comuni, Camere di Commercio, Enti ed Agenzie regionali un patrimonio da valorizzare, destinatario di azioni formative in relazione all'utilizzo di nuove tecnologie e alle innovazioni intervenute per effetto di disposizioni legislative, al fine di assicurare l'operatività dei servizi, migliorandone qualità ed efficienza. La formazione è riconosciuta quale leva strategica nei processi di modernizzazione e di cambiamento organizzativo delle amministrazioni. L'Accordo specifica, infine, che le attività formative sono programmate nei piani della formazione del personale e apre a metodologie innovative, tra le quali formazione a distanza, formazione sul posto di lavoro, formazione mista sia in aula che sul posto di lavoro, comunità di apprendimento, comunità di pratica.

"Nel 2018 – annuncia l'Amministratore Alberto Naticchioni – in linea con i processi di riforma e modernizzazione della Pubblica Amministrazione, anche la Scuola punterà sull'innovazione tecnologica per incrementare la formazione a distanza e rafforzerà la propria presenza sul territorio regionale ed extra regionale, viste le crescenti iscrizioni da Toscana, alto Lazio, Marche, Abruzzo".

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