Formazione – 2,5 milioni per insegnare un nuovo lavoro ai disoccupati
PERUGIA - Sono 2 milioni e mezzo di euro i soldi destinati a progetti formativi finalizzati ad accrescere le competenze professionali dei disoccupati e a sviluppare le loro capacità imprenditoriali.
È stato il vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi con delega alla Formazione professionale, Politiche del lavoro e servizi alle imprese a comunicare che è prossimo alla pubblicazione l’Avviso pubblico per la realizzazione di percorsi formativi integrati per l’inserimento lavorativo - Anno 2011 che saranno finanziati con le risorse del POR Umbria FSE 2007-2013 Obiettivo “Competitività Regionale e Occupazione” - Asse II “Occupabilitá”.
In particolare, l’Avviso si rivolge alle agenzie formative che dovranno presentare progetti finalizzati ad accrescere le competenze professionali di disoccupati, con un’attenzione anche per gli ultraquarantenni, promuovendone la partecipazione ad attività formative professionalizzanti volte a favorire l’inserimento lavorativo e l’imprenditorialità nei settori emergenti e in quelli che rappresentano punti di forza del territorio provinciale.
I destinatari delle attività sono le persone disoccupate iscritte ai Centri per l’impiego della Provincia di Perugia, che abbiano compiuto 18 anni o, comunque, assolto al diritto/dovere all’istruzione e formazione.
“Con i provvedimenti di imminente pubblicazione, ha commentato il vice presidente, parte un nuovo corso delle politiche del lavoro che, grazie alla formazione professionale consentirà di rivalorizzare quelle attività produttive, come l’artigianato tradizionale ed artistico, che sono state fonte di reddito e di benessere economico per molte famiglie delle nostra realtà locale”.
Rossi ha inoltre sottolineato che attraverso la formazione di alcuni profili tecnico-amministrativi sarà possibile sostenere quelle imprese intenzionate ad espandersi sui mercati esteri, oltre a migliorare il proprio marketing a livello nazionale.
“Si tratta, ha aggiunto, di un percorso di continuità delle buone pratiche di formazione professionale di cui la Provincia di Perugia è stata, ed è protagonista, per passare dalla gestione della crisi alla gestione della ripresa economica”.
Nel dettaglio, i percorsi formativi, integrati e personalizzati, previsti dall’Avviso, riguardano due tipologie d’intervento: il primo, relativo ad una formazione professionalizzante con stage per figure professionali per le quali la Provincia di Perugia ha accertato un concreto fabbisogno occupazionale o ha ritenuto di consolidarne l’offerta formativa. Il secondo, invece, riguarda percorsi integrati di formazione professionalizzante della durata di 300 ore con tirocinio di 4 mesi presso un’impresa con riconoscimento di borsa lavoro.
I progetti dovranno essere presentati entro il prossimo 30 settembre 2011, mentre le procedure selettive per l’individuazione dei partecipanti alle attività formative saranno attivate entro la fine dell’anno.
Arm.Alle.
Martedì
19/07/11
18:04
Forse, cari miei, sarà il caso che prima si individuino quei settori lavorativi che offrono occasioni di crescita futura prima di sprecare soldi per formare dei lavoratori per un lavoro che non c'è. Non dimentichiamoci, come ha detto il Ministro Frattini, che i Cinesi si aspettano leggi e provvedimenti che assicurino stabilità all'Italia altrimenti vanno ad aprire fabbriche e negozi da altre parti. CAPITO!!!!!!!
Martedì
19/07/11
18:26
E chi te l'ha detto che non sono stati individuati! Sta a vedere che apettavano te, o i cinesi con quel genio del ministro Frattini, per capirlo. Guarda caso si legge fra l'altro di "stage per figure professionali per le quali la Provincia di Perugia ha accertato un concreto fabbisogno occupazionale". Forse un po' meno di saccenza e un po' più di riflessione prima di spararle sarebbe utile. CAPITO!!!!!!!!!
Lunedì
25/07/11
20:57
Soltanto adesso posso prendere atto della replica alle mie considerazioni fatte dalla "Redazione" anziche dal diretto interessato. Credo che l'assessore provinciale non abbia alcun bisogno del "patrocinio gratuito" fornito dalla Redazione che supinamente interviene a sostegno di una causa persa.
Il vice presidente annuncia che parte un nuovo corso delle politiche del lavoro e della formazione professionale, progetto che consentirà di rivalorizzare quelle attività produttive, come l’artigianato tradizionale ed artistico, che sono state fonte di reddito e di benessere economico per molte famiglie delle nostra realtà locale”.
Giustamente si dice: "sono state fonte di reddito". Ora invece l'artigianato tradizionale, come quello artistico, sono solo fonte di disoccupazione. Lo sanno bene i disoccupati e le aziende in crisi di Città di Castello e dell'Alto Tevere.
Anzichè formare lavoratori che andranno a fare concorrenza ai disoccupati è il caso che la Provincia intervenga per offrire occupazione ai tanti disoccupati esistenti anzichè formarne altri.
Certo che non saper gli effetti prodotti da inprese internazionali come la Leroy Merlin che ha messo su casa ad Ospedalicchio di Bastia Umbra e che prossimamente sbarcherà in Umbria (San Martino di Perugia) la svedese IKEA è una cosa grave per chi vuol fare del giornalismo.
Comunque cara Redazione: "ma mi faccia il piacere..."
Martedì
26/07/11
17:59
Fuori tema.