ROMA - I frati del Sacro Convento di San Francesco D'Assisi e l'ex premier Berlusconi, "possono aver poco in comune, eppure hanno trovato una causa da sostenere insieme": la difesa del Corpo Forestale dello Stato, che rischia di essere accorpato alla Polizia di Stato come prevede una misura contenuta nella delega sulla Pubblica Amministrazione. E' quanto rileva il Financial Times dedicando la sua attenzione al tema della possibile soppressione della Forestale.

“E' giusto che il governo guardi alle questioni economiche ma vorremmo che ci fosse piu' attenzione alla difesa dell'ambiente che ci circonda", spiega al Financial Times Padre Enzo Fortunato, sottolineando che un eventuale scioglimento del Corpo Forestale potrebbe favorire la criminalita' organizzata nel settore agricolo. "Il pericolo - continua - e' che l'uomo diventi un distruttore arrogante della natura piuttosto che un suo attento custode".

Sulla stessa scia Silvio Berlusconi, di cui il Ft riporta le parole di difesa: "Il Corpo Forestale non deve essere sacrificato sull'altare delle riforme a tutti i costi". Per l'ex premier sarebbe infatti un "grave errore" perdere competenze che aiutano a proteggere "il nostro ambiente, la nostra agricoltura e la nostra terra".

Il governo - aggiunge Ft, si difende e spiega, attraverso Bernardo Polverari, capo gabinetto del ministero della Pubblica amministrazione, "che non vuole minimamente abbassare  il livello della salvaguardia ambientale ma intende piuttosto semplificare la catena di comando e far si' che tutte queste funzioni avvengano sotto un diverso corpo di polizia".

 

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