PERUGIA – Prima di aprire nuove fontanelle pubbliche in Umbria le autorità preposte farebbero bene a ridurre drasticamente la presenza dei pericolosi nitrati nei vari acquedotti dei territori in cui si riscontrano elevate concentrazioni dei medesimi, specie  nell'alto Tevere.

Il monito viene da Gianluca Cirignoni, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Cesaroni, che solleva il caso della imminente apertura di un nuovo erogatore pubblico, a Pistrino nel Comune di Citerna.
Cirignoni che sul rischio nitrati ha già presentato due interrogazioni, una all'assessore regionale, e nello specifico al Sindaco di Citerna (per  conoscere se a Pistrino è stato previsto il filtraggio per l'abbattimento  dei nitrati) ricorda che “dalle analisi periodiche eseguite dalla Asl numero 1 e pubblicate sul sito istituzionale www.lacquachebevo.it, risulta che  l'acqua  interessata ha una concentrazione media di nitrati  di 26 milligrammi a litro contro i 10,6 di media dell'acquedotto di adduzione, e comunque superiore al limite dei 5mg a litro, consigliato dall'Oms.

Segnala inoltre che  l'Associazione italiana  ricerca sul cancro ha lanciato l'allarme nitrati sulle acque potabili consigliando il consumo di acque possibilmente senza questi inquinanti o comunque con minime concentrazioni, proprio perché i nitrati sono  considerati potenzialmente cancerogeni e possono causare, specialmente nei neonati e nei bambini, intossicazioni acute.

Il capogruppo del Carroccio in Regione ricorda come la stessa Unione europea abbia  imposto  agli  stati membri e Regioni di identificare le Zvn (zone vulnerabili ai  nitrati)  al fine di abbatterli nelle acque destinate al consumo umano, ricorrendo  ad interventi preventivi finanziati con fondi pubblici”.

Per il consigliere il problema non si limita a Citerna, ma riguarda anche “altre zone dell'alto Tevere umbro, in particolare  nel  Comune di San  Giustino dove esistono, seppur affidate ad altro gestore fontanelle per la  distribuzione dell'acqua proveniente dal civico acquedotto.

Nonostante per la legge italiana queste alte concentrazioni di nitrati nelle acque potabili siano tollerate - osserva Cirignoni - “non è giusto che i cittadini siano incentivati a bere un'acqua con concentrazioni cosi' elevate ed anomale rispetto alle acque disponibili in commercio o distribuite da altre fontanelle pubbliche”.

Pur condividendo pienamente il progetto fontanelle pubbliche, conclude il capogruppo della Lega Nord, “auspichiamo che vengano adottate tutte le misure per eliminare questi pericolosi inquinanti,  prima che arrivino nei bicchieri dei cittadini.  Un buon inizio vorrebbe però che gli enti preposti si impegnino a rivedere anche le Zvn individuate dalla Regione Umbria che in particolare in alto Tevere appaiono sottostimate rispetto al problema”.

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