FOLIGNO - La gestione del nuovo presidente Sergio Villa della Vus (Valle Umbra Servizi - azienda partecipata dai comuni di Foligno, Spoleto e altri) è ufficialmente nel mirino dei tre sindacati di categoria maggiori: Cisl, Uil e Cgil. L'accusa mossa al presidente:  comportamento antisindacale a causa di presunte e  scorrette relazioni industriali messe in atto dall’Azienda.

"Il contratto nazionale Federambiente regolamenta quali debbano essere le tematiche da trattare ai vari livelli, in ordine all'organizzazione del lavoro, agli inquadramenti del personale, alle ristrutturazioni sia tecniche che organizzative, agli investimenti, ecc.. Puntualmente VUS procede in modo unilaterale in tutti gli argomenti, in piena violazione del contratto stesso, in particolar modo circa gli avanzamenti di carriera in ambito impiegatizio e, guarda caso, proprio in prossimità della fusione per incorporazione della controllata Centro Ambiente".

L'azienda ha avallato avanzamenti di carriera in ambito Vus per alcune figure impiegatizie, a seguito dei quali è stata lanciata dal sindacato una richiesta urgente di incontro, peraltro ignorata dal presidente Villa.

"Una scorrettezza nei confronti dei dipendenti di VUS e Centro Ambiente, oltre che del sindacato che li rappresenta. Un comportamento che, sommato al totale sbando in ambito alla gestione del personale addetto ai servizi di raccolta e smaltimento rifiuti (si registra infatti una forte carenza di personale, di cui il presidente Villa è assolutamente consapevole, che comporterà nel prossimo futuro intuibili disservizi), porta inevitabilmente il sindacato a chiedere le dimissioni dello stesso presidente di VUS. Inoltre viene da chiedersi quale sia il ruolo dei sindaci-soci in tutto ciò: registi o solo spettatori inermi? Al fine di fugare tali dubbi, e non solo, FP-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI chiedono ai tre sindaci delegati in rappresentanza di Spoleto, Foligno e degli altri Comuni del territorio un confronto aperto e chiaro in assenza del quale, nel breve tempo, saranno assunte tutte le necessarie iniziative tese al rispetto dei diritti sacrosanti dei lavoratori sanciti dal contratto nazionale, oltre a riaffermare il ruolo del sindacato in ambito a corrette relazioni industriali.

 

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