FOLIGNO – mercoledì 19 settembre – A 75 anni esatti dalla grande fuga di cui furono protagonisti i prigionieri jugoslavi detenuti nel campo di concentramento delle Casermette di Colfiorito, a Foligno, il Coordinamento nazionale per la Jugoslavia (Jugocoord) Onlus organizza per sabato 22 settembre, nella sala Convegni del Parco di Colfiorito, un’intera giornata di memoria e di studio, con tanto di spettacolo teatrale, dedicata appunto quella vicenda. Un evento patrocinato da Regione Umbria e Comune di Foligno il cui programma è stato presentato mercoledì 19 settembre a Foligno.

“Di più di 1.500 internati nel campo, antifascisti jugoslavi in grande maggioranza originari del Montenegro – hanno ricordato gli organizzatori –, deportati per essersi opposti all’occupazione italiana delle loro terre, circa 1.200 scapparono al calare del buio il 22 settembre 1943. Questi fuggiaschi, assieme a migliaia di altri provenienti da decine e decine di simili campi e luoghi di confino e prigionia, trovarono rifugio e protezione da umili e coraggiose famiglie di contadini e montanari nelle località più remote della dorsale appenninica, dove parteciparono ai primi fuochi della Resistenza italiana”.

La giornata si aprirà alle 9.30 con gli interventi introduttivi di Manlio Marini, presidente dell’Officina della memoria di Foligno, e di Ivan Pavičevac, presidente di Jugocoord Onlus. Seguiranno gli interventi di Nando Mismetti, sindaco di Foligno, Paolo Gubbini, consigliere comunale di Foligno delegato per il Parco di Colfiorito, Massimo Tiberini, sindaco di Casoli, Pietro Cecoli, sindaco di Montecavallo, Giovanni Bontempi, sindaco di Nocera Umbra, Lodovico Baldini, sindaco di Valtopina, e rappresentanze diplomatiche delle repubbliche jugoslave ex-federate. Alle 11 circa si entrerà nel vivo con le testimonianze dirette di alcuni testimoni degli eventi come Giorgio Vitali, ex postino di Taverne, e Raniero Seri, parroco di Serravalle e Dignano.

Alle 11.30, poi, si apriranno i lavori del convegno con una prima parte dal titolo ‘Le Casermette nel sistema concentrazionario fascista’. Vi interverranno Andrea Giuseppini, curatore di Campifascisti.it, su ‘Il sistema concentrazionario fascista’, la storica Luciana Brunelli su ‘Confinati e prigionieri nelle Casermette fino all’8 settembre 1943’, la storica Alessandra Kersevan su ‘Politiche della memoria dell’internamento fascista’ e lo storico Giuseppe Lorentini su ‘Iniziative per la storia e la memoria del campo di concentramento di Casoli’.

È prevista quindi una pausa pranzo (su prenotazione) alla ‘Botteguccia del Campo 64’.

Nel pomeriggio, alle 14.50, si riprenderà con la seconda parte del convegno dedicato a ‘I prigionieri delle Casermette dalla prigionia alla Resistenza’, presieduta da Piero Dosi, redattore de Al Quadrivio, e in cui relazionerà lo storico Renato Covino con un intervento sul tema ‘I prigionieri slavi nello sviluppo della Resistenza e nella IV Brigata Garibaldi Foligno’.

Alle 15.20, sarà quindi la volta della tavola rotonda ‘Ricordare e onorare gli antifascisti reclusi nelle Casermette’ che sarà introdotta da Andrea Martocchia, segretario di Jugocoord Onlus. Vi parteciperanno Rappresentanti istituzionali e di associazioni quali Anppia, Aned, Anpi e relative sezioni locali, provinciali e regionali, associazioni partigiani del Montenegro, Fondazione Basso, congiunti di antifascisti ex prigionieri e realtà antifasciste locali.

Le celebrazioni si chiuderanno alle 17.15 con la rappresentazione teatrale ‘Drug Gojko’, di e con Pietro Benedetti, un monologo sulla figura di Nello Marignoli, partigiano italiano in Jugoslavia.

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