FOLIGNO - L'assemblea del 19 agosto promossa dal Comitato INA-Casa Sassovivo; dal Comitato Legalità e Salute di Sant'Eraclio e il Comitato Spontaneo Volontario No Biodigestore a Casone, nel corso della serata, hanno informato compiutamente di tutte le problematiche inerenti il progettato impianto Biodigestore Anaerobico a Casone di Foligno.

Questi i punti che suscitano sgomento, preoccupazione  tra la popolazione residente nella Frazione di Sterpete e frazioni limitrofe come Sant'Eraclio, Tenne, Trevi nord.

Costruire in una zona fortemente compromessa dagli impianti esistenti:  smaltimento rifiuti indifferenziati, conferimento FOU, depurazione acque;  aggiungere  un impianto  superiore al doppio delle esigenze dell'ATI 3 è una scelta  che la gente del luogo non accetta.

La popolazione vede in prospettiva un peggioramento della qualità della vita, in termini di:

- aria che si respira,
- una possibile ulteriore contaminazione delle acque di falda,
- una concentrazione di micro-particelle tossiche per la salute,
- una possibile contaminazione dei terreni dovuta agli agenti patogeni ancora presenti nel digestato.

La proccupazione è evidente, palpabile visibile. Se si aggiunge una  svalutazione del patrimonio immobiliare, il danno è completo.

Tutti questi elementi messi insieme non  giocano in favore di un ambiente permeato per vivere. Gli impianti esistenti e quelli progettati sono troppo a ridosso dei centri abitati.

Il Comitato No Biodigestore a Casone fa proprie le preoccupazioni della popolazione che chiedono la non creazione dell'impianto e metterà in campo ogni forma di lotta democratica, invitando coloro che hanno responsabilità di governo del territorio e di gestione dell'ambiente e della salute, il primo cittadino di Foligno,  a riflettere, ad ascoltare la voce dei cittadini, che gridano a gran voce: “No al Biodigestore a Casone di Foligno”.  

I promotori dell’assemblea sollecitano inoltre forze politiche, partiti, movimenti, al sostegno dell'azione che svilupperà il Comitato di concerto con altri Comitati.

Infine il Comitato No Biodigestore a Casone sostiene la raccolta differenziata affinché raggiunga e superi il traguardo stabilito per legge del 65% ed incentivi dove è possibile il compostaggio domestico con la rivalutazione del compostaggio aerobico, il quale (al contrario del processo anaerobico) non gode di nessun tipo di beneficio economico.

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