Foligno 2030 e le Pietre di Inciampo
Dopo il ricordo e la commemorazione del 27 Gennaio (Giornata della Memoria) e del 3 Febbraio (Rastrellamento e deportazione di 24 folignati) è necessario mettere in campo iniziative volte a sostenere la memoria dei crimini dell Olocausto anche durante l anno e non solo nelle giornate istituzionali.
A tal fine Foligno 2030 propone di aderire al Progetto “Pietre di Inciampo”.
Un progetto che nasce nel 1992 a Colonia ad opera di un artista tedesco Gunter Demnig, e che consiste nell’ incorporare, un piccolo blocco quadrato di pietra (10×10 cm), ricoperto di ottone lucente, posto davanti la porta della casa nella quale ebbe ultima residenza un deportato nei campi di sterminio nazisti, per ricordarne il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione e la data della morte.
Tale iniziativa è volta a sostenere la memoria dei fatti e come reazione a ogni forma di negazionismo e di oblio, al fine di ricordare tutte le vittime del nazi-fascismo, che per qualsiasi motivo siano state perseguitate: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali.
L’obiettivo della “Pietra d’Inciampo” è un inciampo emotivo e mentale, non fisico, e pertanto quello di mantenere viva la memoria delle vittime dell’ideologia nazi-fascista.
Con la Mozione che il Consigliere Mario Gammarota presenterá in Consiglio comunale, Foligno 2030 chiede all’Amministrazione comunale di aderire e di realizzare tale progetto come moltissime città europee ed italiane hanno già fatto: ad oggi circa 70 mila pietre sono state installate in oltre 2000 cittá.
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