Riccardo Fidenzi

A giudicare da ciò che si legge da qualche parte, la Ternana sembra essere piombata in una crisi di quelle preoccupanti, di difficile risoluzione. E' vero che gli 8 punti raccolti nelle ultime 7 partite rappresentano un bottino magro per una squadra che guida il torneo, ma la situazione che si è venuta a creare in questi 2 mesi andrebbe analizzata in tutte le sue sfaccettature.

La squadra di Mimmo Toscano sta vivendo l'unico vero calo della stagione. E' prima in classifica da ottobre e ha sempre viaggiato a ritmi altissimi. Una flessione ci può stare. Peccato che sia arrivata proprio nel momento decisivo del campionato, ma è inutile fare drammi o lasciarsi sopraffare dalla paura di non farcela. Le Fere hanno tuttora in pugno la prima posizione (+3 sul Carpi) e di paura non ne hanno mai ostentata. Anzi, la Ternana vista a Sorrento fa pensare che la "crisi" è ormai alle spalle, a dispetto dello 0-0 maturato in riva al Tirreno. I rossoverdi, infatti, si sono resi protagonisti di un ottimo secondo tempo e hanno costretto i padroni di casa, quinti in classifica, ad arroccarsi in area di rigore per strappare un punto. La manovra di Ambrosi e compagni è stata elegante e a tratti avvolgente, è mancato soltanto il gol. In una partita del genere forse sarebbe arrivato mettendo un attaccante a tu per tu con il portiere, ma non è per nulla facile se una squadra di qualità difende in 10 dietro la linea della palla. Oppure avrebbe fatto comodo un calcio di rigore. E qui sta il rammarico. Probabilmente un calcio di rigore per la Ternana c'era. Anzi, probabilmente ce n'erano 2. Sull'immenso Pisacane, entrato in area in dribbling e steso, e su Giacomelli, lanciato verso il fondo e spinto da un avversario. Nel primo caso il direttore di gara ha concesso un calcio di punizione da fuori, nel secondo ha lasciato proseguire. Peccato, perché se almeno uno di qui due era davvero penalty, l'errore dell'arbitro andrebbe ad allungare la lista delle sviste che quest'anno, senza esagerare, hanno penalizzato la capolista di una decina di punti. Inutile, però, esagerare con le congetture. Si tratta di episodi che a volte danno e a volte tolgono. Fortunatamente i ragazzi di Toscano sono stati bravi; così bravi da non farsi sorpassare in classifica da nessuno. Il pareggio di Sorrento, molte luci e niente ombre, deve essere il trampolino di lancio per tornare ai 3 punti contro la Reggiana. Ha palesato tenuta fisica e tranquillità psicologica da parte della squadra. Le Fere non avevano sfigurato neanche nella gara casalinga contro il Monza, ma il solito calcio piazzato sul finale di partita le aveva condannate a un altro pareggio.

La sfida di domenica prossima diventa importantissima, perché il podio si è accorciato: con una vittoria la Ternana farebbe capire alle inseguitrici di essere tornata a marciare sui ritmi di sempre. E a quel punto mancherebbero soltanto tre turni al termine. Il Carpi, inoltre, riceverà il Benevento, un'ottima squadra che sta cercando punti utili per i play off. Quanto al Taranto, deferito un'altra volta, resta difficile pensare che i pugliesi possano aspirare ancora a vincere il campionato. Ma come ha giustamente ricordato l'allenatore rossoverde, non bisogna guardare le altre. L'unica cosa che conta è che la Ternana sia tornata a fare la Ternana. Quand'è così c'è solo da essere tranquilli e focalizzare l'attenzione sulle prestazioni delle Fere. Il distacco suggerisce di ignorare Carpi e Taranto, perché quest'ultime possono sperare in qualcosa solo se la capolista si distrae e inciampa.

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