Riccardo Fidenzi

Può essere il momento del verdetto. Di certo sarà il momento della Ternana. La città si infiamma e i cuori tornano a pulsare forte al culmine di una stagione di emozioni. Nel giorno della Liberazione i rossoverdi affrontano la Reggiana e hanno la possibilità di mettere la parola fine al campionato, raggiungendo la promozione in serie B con due turni d'anticipo. Affinché ciò avvenga, però, i ragazzi di Toscano dovranno battere la formazione emiliana e sperare che Carpi e Pro Vercelli non vincano. L'eventuale festa, insomma, è subordinata ai risultati degli altri campi.

Andrà come deve andare, l'unica cosa che conta - e l'allenatore calabrese lo sa bene - è pensare a se stessi e concentrarsi per l'ultimo sforzo. Uno sforzo soprattutto mentale, perché arrivati a questo punto del torneo è importante mettere in campo attenzione e freddezza prima ancora che altre cose: la Ternana ha dimostrato di essere la squadra più forte e non deve farsi impensierire di certo da questa sfida. Sarà sufficiente giocarla con naturalezza. Dimenticando che da più di un mese si è rallentato il passo e non si riesce più ad essere cinici. Non è un problema e non deve diventarlo. Il traguardo è vicino, le congetture tattiche non servono, ormai. Può fare gol anche una squadra che tira in porta una sola volta, figurarsi quella rossoverde, che anche se ultimamente ha fatto centro di rado, domina le partite su ogni campo.

La Ternana ritrova Ferraro e perde Docente, espulso a Vercelli e squalificato per un turno. Tridente d'attacco obbligato, dunque. Lo stesso di Vercelli, perché Danti e Nolè sono ancora infortunati. A centrocampo mancherà Miglietta, uno dei pilastri di questa splendida stagione, poiché fermato dal giudice sportivo. Sempre fuori causa Bernardi, che tornerà a disponibile tra 5 mesi, e Stendardo, squalificato di lungo corso.

Arbitra l'incontro Roca di Foggia. Si comincia alle 15, ancora una volta davanti a un pubblico folto. Sette anni di insuccessi possono essere alleviati. Coraggio Fere. L'ultimo sforzo.

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