PERUGIA - Blitz alla Sala dei Notari degli studenti del corso di Lingue in occasione dell'incontro sul futuro dell'Università inserito all'interno della kermesse dei festeggiamenti per il XX Giugno perugino. Calati quattro striscioni, di cui uno in lingua russa e uno in cinese. Gli altri due recitano "Rettore, parliamo la stessa lingua?" e "Quale futuro per il nostro Ateneo?". 

In campo ci sono decine di studenti che dalle 17 di oggi protestano contro la chiusura del corso di Lingue e contro la riforma dello Statuto universitario. Il tutto durante l'iniziativa intitolata "Il Futuro dell'Univesità" dove sono presenti il sindaco Wladimiro Boccali, il Rettore dell'Università di Perugia Fraincesco Bistoni, il Rettore della Stranieri Stefania Giannini e l'amministratore unico Adisu Maurizio Oliviero. 

Dopo la fine dell'incontro non è giunta nessuna risposta ai quattro striscioni esposti davanti a Palazzo dei Priori. Da qui la furia degli Universitari progressisti, che oltre a sostenre gli studenti di Lingue con una raccolta firme contro la chiusura del corso (questione già sollevata la scorsa settimana tramite un aspro comunicato), ha chiesto esplicitamente un incontro con il Rettore Bistoni per trattare in maniera più approfondita e dettagliata della situazione degli studenti di Lingue e, più in generale, dello stato dell'arte delle facoltà umanistiche.

"E' stata un'autentica doccia fredda -commenta ad Umbrialeft Aurora Caporali- perchè la nostra richiesta di un colloquio formale è stata solo ed esclusivamente bistrattata dal Magnifico Rettore, il quale non ha avuto nemmeno l'accortezza di rispondere agli striscioni esposti dagli studenti in protesta". 

Capitolo chiuso, dunque, da parte dei veritci dell'Ateneo. Cosa di cui invece non vogliono nemmeno sentir parlare studenti ed esponenti degli UP. Si presume quindi che le proteste andrano avanti, soprattutto a partire dalla grave situazione in cui versa il corso di Lingue che a breve vedrà "potati" russo e cinese dall'agenda delle lezioni accademiche. 

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