"Il grido di disperazione delle lavoratrici “esodate” della Perugina, afferma in una nota il Segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Enrico Flamini, va raccolto e sostenuto. Ecco i risultati concreti della riforma Fornero sulle pensioni, riforma votata da Pd, Pdl ed Udc e contro la quale nei migliori dei casi i sindacati hanno indetto tre ore di sciopero. Il governo dei “tecnici” e dei partiti che lo sostengono hanno trasformato i diritti dei lavoratori in una lotteria. I lavoratori sono trattati come carne da macello. Oltre allo svuotamento e alla manomissione dell’articolo 18 dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori e del contratto nazionale, Monti e la Fornero hanno precarizzato tutto il mondo del lavoro, hanno dimezzato le protezioni sociali e, come dimostra il dramma delle lavoratrici della Perugina, hanno lasciato irrisolta la questione di tutti quei lavoratori che non lavorano più per accordi di ristrutturazione e di crisi".

 

"Una vera e propria tragedia sociale, conclude la nota del segretario del PRC. Lavoratrici che hanno fatto la fortuna della nostra economia con anni di lavoro e sacrifici in fabbrica si ritrovano senza lavoro, senza reddito, senza pensione. Con l'assurdità che i conti dell'Inps sono in ordine. Nel mentre siamo impegnati per un referendum che abolisca la riforma delle pensioni del ministro Fornero vogliamo dire ancora una volta che serviva e serve lo sciopero generale contro questo scempio".

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