L’ultimo rapporto Ires Cgil certifica ancora una volta che la crisi economica e sociale dell’Umbria è oramai strutturale. Oggi anche il centro studi della Cgil, dati alla mano, inizia a parlare di “caso Umbria”. Dati davvero impietosi: aumentano disoccupazione e recessione, le nuove povertà si allargano. Insomma, dentro la crisi italiana c’è una specificità della nostra regione, una regione in cui il Jobs Act ha peggiorato ulteriormente le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, una regione che non investe sul cambio del modello di sviluppo. Senza parlare poi del fatto che manca ancora un chiaro indirizzo per le risorse che vengono dai fondi europei. I “tavoli” non servono più. Serve un’alternativa all’attuale governo regionale, serve una mobilitazione generale, serve una proposta politica e sociale popolare e di sinistra.

Enrico Flamini, Segretario Regionale di Rifondazione comunista dell’Umbria

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