Flamini (Prc Perugia): “La sinistra lavori in modo unitario sui referendum”
La Corte Costituzionale ha dato il via libera a due referendum promossi dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua. Un primo dato estremamente positivo nella battaglia per riconoscere l'acqua bene comune e diritto umano universale: dopo che sono state raccolte dai promotori circa un milione e mezzo di firme per presentare i quesiti referendari, tutti gli italiani potranno esprimersi in primavera per sottrarre l'acqua agli interessi finanziari e speculativi delle grandi multinazionali. In altri termini, grazie ai movimenti, torna centrale nell'agenda politica del paese la ripubblicizzazione dell’acqua. Condividiamo anche la richiesta dei promotori di far approvare un decreto di moratoria sugli effetti dell’attuale “Legge Ronchi” per evitare l'accelerazione delle privatizzazioni di una legge che a breve potrebbe essere appunto abrogata. Certo, non solo con il referendum sull’acqua, ma anche con quello contro il nucleare, si riapre una stagione di mobilitazione sociale e politica contro il liberismo e le sue politiche, le stesse politiche contro le quali lottano gli studenti, i precari, i metalmeccanici. In questo senso la sinistra può trovare anche in Umbria un momento di lavoro unitario per la difesa della Costituzione, dei diritti e dei beni comuni, contribuendo a costruire consapevolezza, conoscenza e partecipazione rispetto alla campagna referendaria. È un'occasione importante, un'opportunità concreta per tornare ad essere punto di riferimento politico per quella parte della società che indica la necessità di un'alternativa al capitalismo.
Enrico Flamini
Segretario Provinciale Prc Perugia
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