PERUGIA - I lavoratori e i sindacati confederali della logistica e dell’autotrasporto hanno indetto tre giorni di sciopero generale per il 27, 30 e 31 ottobre. Alla base della mobilitazione c’è la richiesta del rinnovo del contratto nazionale unico di settore. Una lotta che riguarda tutti i lavoratori del settore, dipendenti diretti, indiretti, autotrasportatori, soci e dipendenti di cooperative e delle imprese di spedizione. Una lotta che si lega a quella per i diritti, per inserire la clausola sociale, per la fine del subappalto. In effetti anche nei settori della logistica e dell’autotrasporto, in cui è presente una sorta di giungla contrattuale, gli effetti reali del Jobs Act targato Pd sono stati quelli di rendere i lavoratori ancora più flessibili e ricattabili,anche in Umbria. In questo senso la mobilitazione dei lavoratori è ancora più importante, perché rivolta ad un sistema in cui una sostanziale deregolamentazione del lavoro e la ricerca della massimizzazione del profitto hanno prodotto riduzione di salario e di diritti. Rifondazione comunista dell'Umbria sostiene lavoratori e sindacati e ritiene nello stesso tempo che occorra su una mobilitazione così decisiva ed esemplare l’unità più ampia dei lavoratori e dell’intero fronte sindacale per aprire una vertenza Umbria nei confronti del governo nazionale. 

Enrico Flamini, Segretario Regionale di Rifondazione comunista dell'Umbria

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