BEVAGNA - Auspica la svolta l'Amministrazione bevanate rispetto alla situazione che riguarda i fiumi che circondano il Comune. Clitunno, Timia e Teverone di recente, purtroppo, non godono certo di buona salute. Negli ultimi mesi le fotografie scattate alle loro acque non sono delle più piacevoli. Il colore è plumbeo, l'odore che ne proviene è sgradevole, per non parlare dell'incresciosa moria di pesci che ha gettato la città delle Gaite in un serio stato di preoccupazione.

Un capitolo che va ad “inquinare” quella che è la lunga e gloriosa storia dei fiumi di Bevagna, un tempo importante via di comunicazione per Roma attraverso il Tevere, oggi purtroppo meno prestigiosa. Nonostante questo i bevanati conoscono ogni curvatura del corso di ogni singolo fiume, dimostrando un attaccamento forte e viscerale perché i fiumi fanno parte del paese, lo circondano, abbellendolo. E' successo che nei decenni passati questa attenzione è diminuita, si è delegata alla politica la salvaguardia di questo ambiente incontaminato ed unico e, quando si sono riaperti gli occhi, pochi anni fa, ci si è accorti che i fiumi sono in condizioni drammatiche, sono gravemente insufficienti.

“E' necessaria un'inversione di rotta – segnala il sindaco Annarita Falsacappa -, in poco più di un anno, l’attuale Amministrazione ha preso atto della situazione, ha avuto confronti costanti con i cittadini, colloqui con gli organi preposti al controllo, informazioni necessarie da parte della Regione nella convinzione che la protesta non può essere fine a se stessa ma che deve essere canalizzata verso la risoluzione del problema”.

Il primo cittadino ha così interpellato tutti gli Enti preposti al loro controllo, l’Arpa, la Bonifica, la Regione ed unitamente sta cercando di risalire quella china frutto di decenni di disattenzione. L’Amministrazione si pone come obiettivo la realizzazione di un parco fluviale per una riqualificazione di tutta la zona percorsa dai fiumi, presupponendo una strategia di monitoraggio più puntuale con l’aiuto dell’Arpa e un intervento di pulizia per altro urgente delle ripe e del letto dei fiumi, per ripulirli dai sedimenti e fanghi velenosi.

“L’accordo con la Regione consentirà la realizzazione di un piano di più ampio respiro, che permetterà ai nostri fiumi di riprendere quel colore che i cittadini si aspettano ormai da tempo e che è indice della buona salute del Clitunno, del Teverone e del Timia. Nel frattempo auspico che l’esposto fatto dal Comune alla Procura di Spoleto dia i suoi esiti per capire se e quanto realmente si possa parlare di inquinamento e trovare tutte le cause che ad oggi continuano a creare i disagi denunciati”.

Mentre l'Amministrazione, ci tiene a sottolineare il sindaco, sta prendendo tutte le misure necessarie al controllo della situazione, è risoluto l'invito ai cittadini a vigilare, insieme alle forze dell'ordine, senza creare allarmismi in un'ottica di confronto, sostegno e raggiungimento di un risultato di concreto miglioramento.

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