PERUGIA- La Coldiretti dell'Umbria ha scritto a tutti i sindaci della regione esprimendo forte preoccupazione per l'Imu. Secondo l'organizzazione degli agricoltori, la nuova imposta ''colpira' pesantemente'' terreni agricoli e fabbricati rurali, dalle stalle ai fienili fino alle cascine e ai capannoni necessari per proteggere trattori e attrezzi. ''Per questo - sottolinea Albano Agabiti presidente Coldiretti Umbria - abbiamo scritto a tutti i sindaci della regione, che hanno facolta', come previsto dalla normativa, di dimezzare l'aliquota prevista per fabbricati rurali ad uso strumentale e abitativo e per i terreni agricoli''.

''Siamo consapevoli dei grandi sacrifici imposti a tutti i cittadini italiani - ribadisce Alberto Bertinelli direttore Coldiretti Umbria - ma nel settore agricolo ci troviamo di fronte a una duplice mazzata, poiche' subiamo tutti gli aumenti previsti per la generalita' dei cittadini e in aggiunta questa sorta di ''patrimoniale agricola''. ''La terra coltivata da una impresa agricola - concludono Agabiti e Bertinelli - deve avere un trattamento fiscale ben diverso da quello riservato a chi la compra per fini speculativi o hobbistici: e' necessario, differenziare la tassazione tra chi di agricoltura ci vive e chi la fa a tempo perso''.
 

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