FROSINONE - Cinque le persone arrestate e residenti tra le province di Roma e Latina e un patrimonio di beni mobili e immobili, dal valore di circa 2 milioni di euro, sequestrato. Questo e' il bilancio dell'operazione 'vulcano' messa a segno la notte scorsa dalla Guardia di Finanza del Comando provinciale di Frosinone e che ha consentito alle Fiamme Gialle coordinate dalla procura della Repubblica del capoluogo ciociaro di scoprire anche una maxi evasione fiscale da 130 milioni di euro.

Tra i beni sequestrati, oltre che a conti correnti bancari e appartamenti, anche lussuose berline quali una Ferrari, una Bentley, una motocicletta Harley-Davidson e decine di altri mezzi tutti appartenenti agli imprenditori del settore ferroso che sono finiti in carcere con ordinanza di custodia cautelare del gip di Frosinone.

L'operazione 'vulcano' e' stata il coronamento di una lunga e meticolosa indagine che la Guardia di Finanza ciociara, assieme ai colleghi dell'Umbria, della Toscana e del resto del Lazio, ha portato avanti sull'intero territorio nazionale.

In pratica alcuni imprenditori utilizzavano societa' cartiere, e quindi fantasma, per poter consegnare materiale ferroso, classificato come rifiuto speciale e, quindi, da smaltire, in diverse acciaierie della Toscana. Cosi' facendo non solo emettevano falsa fatturazione, ma si sbarazzavano in maniera illecita del materiale.
 

Condividi