ll Consiglio dei ministri nei giorni scorsi ha approvato definitivamente quattro decreti legislativi attuativi della Delega fiscale, provvedimenti che vanno nella direzione di migliorare e semplificare il sistema fiscale, tra questi quello sul primo modulo della riforma Irpef che riduce gli scaglioni da 4 a 3.

“I principali beneficiari di questa misura sono coloro che guadagnano poco meno di 29mila euro lordi all’anno (circa 2.200 euro lordi al mese) – spiega Roberto Girolmoni, consulente del lavoro e titolare dell’agenzia Soluzione lavoro spa (Sol) –, ottenendo così un aumento in busta paga di circa 110 euro netti al mese, pari a circa 1.430 euro all’anno. Questa cifra si riduce a circa 1.346 euro complessivi (poco più di 103 euro netti al mese per 13 mensilità) per chi raggiunge i 30mila euro lordi all’anno”.

I redditi da lavoro dipendente tra i 40mila e i 50mila euro vedranno un aumento di soli 260 euro totali, ovvero 20 euro al mese. Per i redditi inferiori ai 15mila questi potranno usufruire della no tax area (taglio di 75 euro l’anno), mentre per quelli superiori ai 50mila euro, il beneficio è compensato da un taglio equivalente alle detrazioni fiscali, applicato solo a chi le utilizza.

“Il documento chiarisce la riduzione delle aliquote. Nel periodo di imposta 2024, temporaneamente, in quanto le risorse potrebbero ancora variare – puntualizza Girolmoni –, si passa, quindi, da quattro a scaglioni di reddito con le relative aliquote: 23 per cento per redditi fino a 28mila, 35 per cento per redditi oltre i 28mila fino a 50mila euro, e 43 per cento per redditi superiori a 50mila euro. Quest’anno chi guadagnerà circa 30mila euro annui trarrà maggiori benefici. Perché è dovuto alla combinazione della riduzione del cuneo fiscale con la nuova aliquota Irpef, che diminuisce dal 25 per cento al 23 per cento per il secondo scaglione di reddito”.

Per il presidente Girolmoni la conseguenza è un miglioramento del salario mensile: “naturalmente anche per i somministrati e calcolato su dodici mensilità, che varia da circa 67 euro per redditi di 15mila euro a circa 120 euro per redditi di 35mila euro, diminuendo poi a circa 22 euro al mese per redditi oltre i 35mila euro che non beneficiano del taglio del cuneo fiscale”.

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