ASSISI – Non ci è andato piano l’assessore alla cultura Simone Pettirossi nella sua critica nei confronti di “Universo Assisi” che ha provocato un vero e proprio terremoto in seno alla Giunta Comunale e soprattutto all’interno della maggioranza consiliare dove lo scontro ha raggiunto livelli di parossismo al massimo grado.

Perrirossi ha sparato a pallettoni contro l’evento ideato dal suo predecessore, Guarducci, mirando però a colpire bersagli più attuali che non hanno poi esitato a rispondergli per le rime,

«Il rapporto tra costi (circa 400 mila euro, di cui 300 mila a carico del Comune di Assisi) e benefici (pubblico pagante, aumento di presenze turistiche o di semplici visitatori) appare squilibrato» ha scritto Pettirossi, osservando anche che «Manca ancora un’identità chiara, facilmente riconoscibile e comunicabile del festival, dovuta a un’eccessiva frammentarietà dell’offerta artistica e culturale». E non finisce qui visto che ha aggiunto, «Sul versante della programmazione, della promozione e della comunicazione, ci sono stati ritardi eccessivi da parte della direzione e della governance del festival» e «Non effettuare una riflessione e non farla presto e in modo puntuale sarebbe un atto di incoscienza politico-amministrativa, che nessuno si può permettere, tanto meno il sottoscritto, che ha contribuito in modo essenziale al percorso politico che ha portato alla vittoria del centrosinistra ad Assisi, dopo venti anni di opposizione.. Non si deve tornare indietro sulla giusta decisione di investire risorse importanti su azioni culturali e turistiche, ma è necessario interrogarsi, invece, molto serenamente, sull’efficacia o meno di quanto è stato fatto sino ad ora».

Da qui l’invito a individuare un format “nuovo” perché, sostiene «Il Festival, che è arrivato già al terzo anno di vita , a mio avviso, nonostante gli sforzi profusi da parte del Comune che ha stanziato ben 300 mila euro, non è ancora decollato e non è riuscito a diventare un attrattore turistico importante per la città. Si può decidere legittimamente di spendere risorse sia per attrarre i turisti che per intrattenere i visitatori (che non pernottano) e i cittadini, ma si tratta di due scelte differenti, che vanno esplicitate, che richiedono una progettazione, un’organizzazione e un’attuazione differente, con budget proporzionali agli obiettivi da raggiungere».

In sostanza, nota ancora, “Visto che Universo, finanziato in gran parte con soldi pubblici provenienti dall’imposta di soggiorno, aveva come obiettivo quello di aumentare i visitatori e i turisti (incidendo sulla permanenza media, sul tasso di occupazione delle strutture, sulle presenze nelle strutture ricettive), il fatto che in questi tre anni non sia riuscito a raggiungerlo non può essere considerato un dato secondario nel fare una valutazione della manifestazione”.

«Con i 300 mila euro investiti dall’Amministrazione comunale – scrive ancora – e con una nuova “governance” più efficace, in grado ad esempio di ottenere maggiori sponsorizzazioni private e più consistenti finanziamenti da parte di altre istituzioni pubbliche (regionali, nazionali, europee), si porterebbero realizzare numerose azioni turistiche e culturali rivolte sia ad attrarre turisti (nazionali e internazionali), sia ad intrattenere i visitatori e i cittadini. Per fare solo alcuni esempi: una mostra (o performance artistica) di grande richiamo nazionale e internazionale, che duri molti mesi  e che sia frutto di una progettazione di altissimo livello, che preveda un’adeguata promozione e diffusione, che sia in grado di diventare il motivo per decidere di venire a visitare il nostro meraviglioso territorio; un cartellone estivo con eventi nel corso di un periodo lungo, da giugno a settembre, che offra un intrattenimento di qualità agli ospiti di Assisi e ai residenti che rimangono in città (per fare qualche esempio: una rassegna di musica antica, una stagione di teatro estivo, un ciclo di proiezioni cinematografiche all’aperto, una serie di concerti di cantanti e gruppi locali, regionali e nazionali, spettacoli di danza in luoghi inusuali, spettacoli di artisti di strada, ecc.); un singolo evento della durata di un giorno (concerto, spettacolo, evento, musical, teatro) di grandissimo richiamo nazionale e internazionale, capace di diventare un motivo per venire ad Assisi».

E vie con uteriori considerazioni sullo stesso tono.

Come si può ben capire tale stroncatura non poteva passare inosservata e ad alimentare le comprensibilib polemiche è arrivata immediatamente la presa di posizione di Assisi Domani, con l’assessore Veronica Cavallucci e i consiglieri

Giuseppe Cardinali, Paolo Sdringola, Carlo Migliosi che si dicono colpiti per questo attacco “perché – spiegano - ci sembra che Pettirossi, sufficientemente assente nelle giornate di Universo, non abbia intanto gli elementi per poter criticare i risultati della manifestazione alla sua terza edizione, che del resto saranno illustrati nel pomeriggio del 27 agosto durante il tavolo ‘cultura-turismo-osservatorio imposta di soggiorno’ già convocato dal Sindaco fin dallo scorso 6 agosto.

In secondo luogo – prosegue la nota - crediamo che la sua esternazione estiva sia affetta da una SINDROME DI MINORANZA, utilizzando nel suo articolo pari pari le parole usate dai detrattori del festival che dalle barricate politiche opposte da sempre hanno tentato di criticare (facendo, loro si, il proprio mestiere di opposizione …)”.

“Di norma – osservano ancora i quattro - in qualsiasi contesto democratico le decisioni si prendono a maggioranza ed anche l’organizzazione e la gestione di Universo Assisi non sono sfuggite a queste regole: una volta concordato un percorso, però, si va avanti tutti insieme.

Non è che non siano ammesse critiche ma, per chi ha partecipato direttamente al processo decisionale, non è opportuno farlo con questa modalità in questi ‘luoghi’, a posteriori, a meno che non si voglia dichiarare fuori dal consesso di maggioranza.

La sensazione infatti è che Pettirossi, in difficoltà nelle proprie mansioni, prenda spunto da questa vicenda per voler creare una frattura che lo ponga al di fuori della maggioranza; del resto, essendo sue le deleghe alla comunicazione e all’innovazione, potrebbe farsi una sana autocritica per non aver contribuito abbastanza alla riuscita dell’evento”.

“Non sappiamo chi intendesse beneficiare con questa uscita – osservano duramente ancora gli esponenti di Assisi Domani - e non sappiamo da chi è stato ispirato e per quale scopo, sicuramente un effetto lo ha ottenuto, quello di perdere la nostra stima (e, da quanto sentiamo, non solo la nostra) e la voglia di collaborare con lui. Anche perché, come l’Assessore ben sa, era stato invitato a confrontarsi in tutte le sedi opportune come la giunta e le riunioni di maggioranza.

In merito agli avvoltoi che si tuffano su questa improvvida situazione, sottolineiamo come voci molto più autorevoli affermano che gli investimenti in cultura non si misurano con il classico metro degli indicatori economici (rendimenti, ammortamenti,.., ). Del resto se alla terza edizione del festival, la Presidenza della Repubblica ha ritenuto di conferire la medaglia del Presidente Sergio Mattarella, con la motivazione che Universo Assisi coniuga cultura arte ecologia e solidarietà vuol dire che è stato raggiunto un certo livello di qualità dell’offerta”.

Nella nota si ricorda anche “che sui temi della legalità e dell’ambiente nell’ambito del festival sono intervenuti personalmente il già presidente ANAC Raffaele Cantone e il ministro dell’Ambiente Sergio Costa che ha partecipato anche ad una riunione tecnica in ascolto dei comitati ambientali di TUTTA LA REGIONE, fondando di fatto un osservatorio  ambientale e un luogo di incontro e confronto con il ministero dell’Ambiente per l’UMBRIA proprio nella nostra città (è questo che da fastidio?), che è riconosciuta da tutti come patria della visione ecologica”.

Infine la presa di posizione al riguardo dell’Associazione @ sinistra, a firma del suo presidente Luigino Ciotti, che riportiamo integralmente:

“Dopo le dimissioni degli assessori Travicelli, Guarducci e Rota cominciano le critiche all'Amministrazione Comunale di Assisi dall'interno della coalizione di maggioranza: prima con Romoli, poi con Bastianini ed ora addirittura con l'assessore Pettirossi. 

Sicuramente non sono destinate a finire viste le fibrillazioni e le diverse prospettive in vista delle elezioni regionali o lo scontro sulla piattaforma software gestionale del comune. 

L'ultimo attacco dell'assessore Simone Pettirossi sulla manifestazione Universo 2019, al di là dei toni, è particolarmente significativo perché è di un membro della giunta (quindi che ha solo da perdere la poltrona e non da guadagnarla) che aveva già disertato (si fa per dire) la seduta di giunta di approvazione dell'evento perché non era d'accordo raccogliendo le diverse critiche fatte alla rassegna, nei due anni precedenti, da vari soggetti, tra cui quelle di @ sinistra. 

L'aspetto prevalente su cui si incentrano le critiche provenienti da varie forze politiche è quello economico e cioè il rapporto costi/benefici, ma per noi non è il prevalente.

E' sotto gli occhi di tutti che di fronte ai 400.000 euro spesi (destinati per altro ad aumentare come già successo negli anni scorsi e di cui non abbiamo ancora un rendiconto pubblico), con i quali si possono fare molte altre cose utilissime per i cittadini, non c'è stato un ritorno di presenze turistiche, invisibili, di benefici economici per la città, e quindi l'obiettivo fondamentale che si voleva raggiungere, investendo parte dei proventi dell'imposta di soggiorno, di coprire un periodo vuoto attraendo un pubblico attento, istruito ed innamorato di Assisi è fallito. 

Pubblicizzato in ritardo e male, anche se con alti costi, non ha raggiunto neppure l'intera o maggior parte del pubblico della zona che pure è quello che ha garantito le presenze consistenti in alcune, poche, occasioni come con Mogol, Subsonica, Micrologus. 

La sua notizia ha sì bucato alcuni media ma non in grado di influenzare flussi turistici od amatoriali per l'occasione. Perché? 

Noi riteniamo che la manifestazione non ha un'idea chiara di ciò che vuole essere, un tema preciso da sviluppare, non dà una motivazione per spostarsi di molti Km che non sia per chi (sostanzialmente umbri) al massimo può facilmente raggiungere in giornata Assisi e ripartire. 

Ci dite qual'è il filo logico che lega i tre concerti principali quello su Battisti, con i Subsonica e Micrologus?.

Ci dite perchè si fanno tantissime iniziative sapendo già che ancora non c'è una quantità di pubblico tale da garantire la decenza e nella stessa giornata se ne fanno due su Pasolini quasi in contemporanea?

Il programma era un cocktail con troppe cose difficili da miscelare e per questo non è venuto bene.

Ed una domanda se è lecita: Universo non doveva essere il contraltare laico e dell'Amministrazione comunale alle diverse e significative manifestazioni dei frati del Sacro Convento?

Senza voler creare contrapposizioni e senza togliere nulla ai frati che, per molto di quello che fanno per questa città, vanno elogiati, se il target per cui era nato Universo Assisi era diverso perché prevedere alla Basilica Superiore di San Francesco l'apertura (Mogol e Battisti) e la chiusura (Micrologus), con l'aspetto simbolico che ciò racchiude?

Se alcune iniziative sono state un successo, ma erano quelle con i personaggi più noti, spesso di puro divertimento e commerciali, molte, purtroppo, hanno avuto scarso seguito ed una riflessione va fatta. 

Anche alcune scelte fatte come quella della delibera dirigenziale, n.494 del 14/5/2019 nella cui previsione di spesa di 86.200,00 euro non si precisano i nomi dei relatori e relativi costi, appare assai discutibile.

Detto questo noi per le nostre caratteristiche socio/culturali siamo a favore di investimenti culturali di cui, per altro, Assisi ha bisogno, ma dipende quanto e come ed occorrerebbe che anche qui si sia capaci di investire un euro per averne tre di ritorno, come normalmente accade.

Prendiamo atto che alcune modifiche si sono fatte rispetto alle nostre, e non solo, critiche (più giornate, utilizzo di risorse culturali locali, decentramento sul territorio anche se è insufficiente perché solo una parte dei cittadini può vivere a pieno l'intera manifestazione, il non uso/abuso del "sacro" Mortaro) ma ancora non ci siamo, anzi forse occorre altro, e non esprimere le nostre opinioni e contrarietà sarebbe solo codardia.

Su tutto questo si apra una vera discussione in città e non solo pareri di tifosi delle varie scuderie politiche.

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