Fine settima culturale
di Giuseppe Mattioli
In quest’anticipo di pieno autunno, con la temperatura molto bassa e con un vento di tramontana che percuoteva la faccia, ho deciso di
dedicare due pomeriggi, il 9 e il 10 di ottobre, a visitare la mostra di Umbria Libri che si è tenuta nel chiostro di San Pietro. Devo ammettere che è stata molto interessante e istruttiva. I vari editori hanno presentato opere nuove d’indubbio valore culturale: alcuni libri hanno destato la mia curiosità intellettuale per i temi trattati dagli autori e per l’ottima presentazione grafica degli editori.
Ho fatto alcuni acquisti e di altri libri ho preso debita nota per il futuro prossimo. In modo particolare hanno attirato la mia attenzione i banchi allestiti dalla casa editrice Futura Libri con una esposizione ricca di opere importanti, tra cui: Il Profumo delle Utopie, Umbria tra memoria,
realtà e futuro, e un poderoso volume sulla storia del Policlinico di Perugia.
Certo la pandemia da covid ha costretto l’organizzazione a prevedere la prenotazione on line e questo non ha aiutato certo una partecipazione numerosa del pubblico. Inoltre il tempo freddo non ha invogliato le persone a fare una passeggiata e arrivare fino a San Pietro per visitare la mostra. Secono il parere di molti ogni anno andrebbe fatta i primi giorni di settembre con un clima mite che invogli a uscire di casa. Inoltre la mancanza di parcheggi si è dimostrata un’ulteriore difficoltà alla partecipazione numerosa. Comunque ho partecipato alla presentazione di tre libri alla presenza di un buon numero di persone: il tutto ben organizzato e piacevole, con il mantenimento delle distanze e la sanificazione degli ambienti. Una di queste presentazioni ha riguardato un volumetto di poesie”Il tempo della luna di fragola” scritto da mia sorella Nadia che esplora sentimenti più profondi dell’animo umano con una capacità di sintesi notevole e con uno stile essenziale e nel contempo lirico.
In particolare due i temi dominanti: l’Amore e la Natura. Riporto due brevissime poesie.
Alla fine scelgo sempre l’amore.
Amore per me stessa, per un uomo,
per un familiare, per un amico.
I soffiatori di fuoco.
Che triste spettacolo vedere
Animi malevoli trasformare
L’inciampo altrui in una caduta.
Volando fra le nuvole, comunque,
non si perde il sorriso.
L’altro libretto presentato da mia nipote Eleonora è un saggio intitolato “ Lo stridente piacere”in cui analizza il rapporto tra dolore e piacere: la loro distanza e nel contempo la vicinanza. Dopo aver esaminato il dolore e i suoi aspetti con il volume “ Lo Squisito dolore”, con questo ultimo saggio si è concentrata sul piacere.
Il dolore ci serve esattamente come ci serve il piacere, sostiene l’autrice . In fondo si tratta di una densa riflessione sul piacere e le
sue forme, sul piacere che stride, scricchiola, cigola, insomma che fa davvero uno strano rumore. Due volumetti da acquistare e gustare in tranquillità, una mostra da seguire con interesse ogni anno.
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