PERUGIA - Esistono storie che non possono essere dimenticate, che necessitano di essere scritte e di conseguenza lette e divulgate. Ci sono situazioni ben precise che determinano il susseguirsi di fatti e di azioni in grado di modificare il mondo, di deviare un cammino e di cambiare le idee. La dimostrazione sta nelle parole della scrittrice Elide M. Taviani. Lei sa accompagnare il lettore, sa trasportarlo e condurlo “Sulle orme di Maria” - Storie di donne di qua e di là dal mare, recita il sottotitolo. Il testo è, infatti, una raccolta di racconti che traccia il disegno di un universo femminile tutto da scoprire e dal quale si ha molto da imparare.

L’autrice narra spezzoni di vita vissuta con disarmante semplicità, mescola elementi narrativi a poesia e crea contesti in cui ogni donna può immergersi. Eppure viene da chiedersi: chi è Maria? E’ un’immigrata, ma è anche un’italiana, è una madre alle prese con una figlia adolescente, è pure una figlia che cresce troppo velocemente e non accetta più di vivere nel proprio contesto familiare. Maria è una giovane sposa che aspetta che il suo compagno ritorni dalla guerra, ma è anche una piccola bambina che preferisce nel latte i biscotti al pane.

Maria è il nome che accomuna le donne del libro, che non si conoscono tra loro, ma che per alcuni aspetti possono sembrare amiche e spesso sorelle. Maria è il filo rosso che unisce tutte le protagoniste in un corale inno alla determinazione e al coraggio. Non a caso Elide M. Taviani, che si occupa di educazione e cooperazione allo sviluppo, presenterà il suo libro “Sulle orme di Maria” questo pomeriggio alle 18.00 a Perugia al Combo (in Via dei Cartolari) in occasione di un incontro organizzato dall’Associazione “Filomena, la rete delle donne”.

L’evento rientra nel quadro di iniziative itineranti per parlare, discutere, incontrarsi su alcuni temi importanti per le donne italiane oggi. L’idea è quella di portare in giro per l’Italia le lettere dell’alfabeto di Filomena, stimolando così dibattiti e riflessioni, ma anche scambi di opinioni circa fenomeni di estrema attualità. A Perugia, pochi giorni prima della ricorrenza dell’8 marzo, si parlerà della F come Futuro. Dove stiamo andando? Cosa stiamo costruendo in Italia? Che valore hanno le donne nella nostra società? “Filomena” è coorganizzatrice del movimento “Se non ora quando?” e si pone l’obiettivo di avviare un confronto permanente provando a ricostruire – soprattutto per le più giovani – un’immagine più reale della donna italiana rispetto a quella che passa attraverso tv e media, uno specchio rotto nei cui frammenti molte donne non si riconoscono più. Lo scrittore Vincenzo La Salandra illustrerà la raccolta di poesie “Florilegio Afgano”. Un piccolo libro che raggruppa la voce di persone che hanno scelto i versi per raccontare le proprie emozioni e la propria terra e qualcuno ha pagato con la morte il prezzo della sua poesia. Quel qualcuno è sempre stato una donna. Sabato 5 marzo a leggere estratti delle opere sarà l’attrice umbra Romina Perni. Condurrà il dibattito la giornalista de “La Repubblica” Francesca Caferri e non mancherà il confronto con quello che accade “di là dal mare”.


Floriana Lenti
 

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