"Da tantissimi mesi FIllea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno sollecitato la Regione Umbria a dare funzionalità vera al tavolo regionale delle Costruzioni. Palazzo Donini non solo non ha risposto, ma nel febbraio scorso ha convocato tutti, ma proprio tutti, tranne i rappresentanti dei lavoratori, ovvero i sindacati degli edili. Abbiamo denunciato questo atteggiamento come grave e antidemocratico, ma senza avere alcuna risposta”. Ad affermarlo in una nota è Augusto Paolucci, segretario generale della Fillea Cgil dell’Umbria. "Vorremmo ricordare alla presidente Tesei - prosegue Paolucci - che siamo la regione del Durc (documento unico di regolarità contributiva), frutto, innanzitutto, della elaborazione del sindacato degli edili”. 
All’inizio di giugno Fillea, Filca e Feneal hanno chiesto un incontro ai prefetti di Perugia e di Terni, che hanno compiti istituzionali per quanto riguarda il rispetto della legalità, messa in pericolo dalla logica del massimo ribasso negli appalti. “I prefetti - continua Paolucci - dovrebbero dar vita a tavoli specifici per quanto riguarda i flussi di manodopera (come previsto dalle linee guida antimafia) per cercare di dare soluzioni dignitose ai lavoratori che sono arrivati e che arriveranno. Vogliamo e dobbiamo suonare la sveglia - conclude Paolucci - l'edilizia sta ripartendo, non si può assistere alla passività delle istituzioni. Vanno fatti da subito gli incontri che abbiamo chiesto, i ritardi sono diventati scandalosamente inaccettabili. Se non arriveranno risposte entro i prossimi giorni organizzeremo la mobilitazione dei lavoratori edili davanti alla Regione e alle Prefetture di Perugia e di Terni”. 
 

Condividi