Filiera tabacco, passi importanti per l'Altotevere
Tavolo nazionale sul tabacco, Confagricoltura Umbria: “Soddisfazione per questi primi passi n avanti. La filiera tabacchicola dell’Altotevere, tra le più importanti a livello nazionale, va tutelata e messa in sicurezza con scelte politiche importanti”.
Confagricoltura Umbria ha accolto con soddisfazione il nuovo confronto del tavolo nazionale sul tabacco, comparto in profonda crisi, voluto per approfondire le criticità del settore tabacchicolo e per ricercare le auspicate e possibili soluzioni a livello istituzionale. L’associazione plaude anche alla decisione di convocare in audizioni (a partire dalla prossima settimana e separatamente) rappresentanti delle organizzazioni agricole e delle multinazionali del tabacco presenti in Italia.
Ad annunciarlo l’assessore all’agricoltura della Regione Umbria, Roberto Morroni, al termine della seconda riunione del tavolo di martedì 1 febbraio, dopo quella di dicembre, tra il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il sen. Gian Marco Centinaio, e gli assessori regionali all’agricoltura delle regioni (oltre l’Umbria, anche Veneto, Campania e Toscana) dove è concentrata la maggiore produzione tabacchicola nazionale.
“Una notizia che dà un po’ più di tranquillità al comparto che ha necessità di tutela e sicurezza e di impegni duraturi, soprattutto in un momento in cui sono iniziate le lavorazioni per la nuova annata agraria” afferma il presidente di Confagricoltura Umbria, Fabio Rossi.
Problematiche emerse chiaramente anche dopo le recenti manifestazioni dei lavoratori della filiera tabacchicola dell’Altotevere che hanno espresso una forte e legittima preoccupazione per il futuro del proprio posto di lavoro.
Confagricoltura chiede da sempre che venga garantito futuro e occupazione perché è a rischio tutta la filiera tabacchicola, che in Umbria ha il suo cuore proprio nell’Altotevere. Il settore ha mostrato segni di sofferenza a causa dei mutamenti economici, dell'aumento dei costi di produzione e dell’indebolimento della filiera che prospetta meno volumi contrattati, meno sostenibilità economica e centinaia di posti di lavoro in meno.
“Il comparto ha bisogno – sottolinea ancora il presidente Rossi - di maggiori tutele e sicurezze dal punto di vista della sostenibilità economica, che necessitano di impegni e contratti dalla durata pluriennale e di garanzie per un prezzo di acquisto congruo del tabacco. Tra le maggiori criticità dell’agricoltura anche umbra ci sono infatti gli aumenti senza precedenti dei costi delle materie prime, ma anche di energia, gasolio e metano. Di conseguenza un aumento dei costi di produzione con ripercussioni su tutti i comparti in modo trasversale, senza esclusione del tabacco naturalmente”.
Per Confagricoltura, pertanto, è necessario e non più rinviabile salvaguardare e dare slancio al settore, per il ruolo importante nell’economia locale e nell’eccellenza tecnologica del Paese, garantendo le necessarie condizioni di minima sostenibilità economico-finanziaria attraverso rapide e adeguate scelte politiche.
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