Filiera tabacco: Cecchini: “Unità e semplificazione oppure basta incontri”
“Ormai abbiamo tutti chiaro che per portare avanti un confronto positivo e soddisfacente con le multinazionali del tabacco occorre che, accanto agli investimenti per la ristrutturazione delle Aziende, non è più rinviabile un intervento deciso sulla filiera del tabacco perché questa si costituisca in un soggetto unico ed unitario, superando così la frammentazione degli attuali sei soggetti distinti che fino ad oggi sono esistiti”. L’assessore alle politiche agricole della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, ha esposto molto chiaramente questo “invito all’unità” nel corso dell’incontro della filiera regionale del tabacco che si svolto questa mattina presso la sede della Regione.
L’Assessore Cecchini ha ricordato come la regione fino ad oggi ha fatto per intero la propria parte prima con l’ottenimento di una misura agroambientale molto consistente (990 euro ad ettaro), poi con l’apertura di un apposito bando sul Piano di Sviluppo rurale che mette a disposizione 9000 euro in tre anni per ciascuna azienda. Adesso, aggiunge l’Assessore, stiamo individuando criteri e risorse per un ulteriore bando, che andrà in pubblicazione nella prossima primavera, per favorire gli investimenti necessari per la ristrutturazione aziendale, l’abbattimento dei costi energetici, la ricerca, la formazione e quanto altro necessario per ottimizzare il ciclo produttivo del tabacco”.
“Saremo anche disponibili a costruire ulteriori misure di accompagnamento, ma a condizione che l’intera filiera faccia per intero la propria parte, afferma l’Assessore. Da troppo tempo viene disatteso l’impegno di ristrutturazione e di semplificazione preso dai soggetti che costituiscono la filiera. Sei soggetti sono troppi e non si può più attendere oltre per riunire tutti in un unico organismo. Non è soltanto un esigenza legata ai costi di funzionamento, pur importanti, aggiunge Cecchini. C’è assoluto bisogno di creare un unico interlocutore che possa confrontarsi, ed abbia la forza necessaria per farlo, con le multinazionali del tabacco per trattare quantitativi e prezzi e quindi per difendere al meglio gli interessi ed i diritti delle aziende e dei lavoratori umbri. Soltanto a queste condizioni, conclude l’assessore Cecchini, la Regione sarà disponibile a convocare ulteriori incontri e riunioni. Non è più possibile che la filiera tabacchicola non mantenga gli impegni presi e soltanto la Regione porta sul tavolo azioni concrete per la salvaguardia di una produzione, come quella del tabacco, così importante per l’Umbria”.
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