PANICALE – Ha preso il via la quinta edizione di Fili in Trama, mostra internazionale del merletto e del ricamo, terzo appuntamento dell’iniziativa “Il Settembre della Rete”. In una sala comunale gremita sabato 16 settembre si è tenuto il convegno “Fili per la Rinascita: da Campotosto a Castelluccio”. Sono intervenuti all’iniziativa: Maura Lepri, antropologa, Mauro Branda, che ha presentato l'esperienza "I Fili della Speranza di Campotosto", Anna Lisa Piccioni, col progetto "Una nappa per Castelluccio" - Fuseruola Deruta 2017 "Castelluccio nel cuore", Maria Pia Minotti, dell’associazione “I Talenti delle Donne”, Francesca Caproni, Direttore del Gal Trasimeno Orvietano.

E’ stata Maura Lepri a dare il via al convegno affrontando il tema del terremoto dal punto di vista antropologico, la parola è passata poi a Mauro Branda, presidente dell’associazione “Accademia delle tradizioni ed intercultura” di Collazzone, che ha raccontato l’esperienza di Assunta Perilli, tessitrice e titolare della Fonte della Tessitura di Campotosto: “Tradizione e memoria sono le alleate della sua attività, la tessitura a mano tradizionale abruzzese, che continua a svolgere nella bottega nel centro del paese dove conserva i tessuti, i macchinari e dove c’è tutta la forza delle tradizioni al femminile di Campotosto. Nel 2001 Assunta ritrovò in cantina per caso il telaio della nonna, che era morta da tre anni. Da lì l’idea di rimettere in moto questa bellissima tradizione, quella della tessitura a mano, per continuare a portare la nonna nel cuore. Ma non sapeva come fare. C’erano due anziane in paese che erano ancora brave in quest’arte: così chiese loro di insegnarle. All’inizio non volevano: lei, che aveva studiato ed era andata all’Università, era troppo lontana dalle tradizioni manuali del paese. Alla fine, hanno ceduto, prendendola un po’ come una sfida. Da lì la nascita del suo laboratorio e della filiera della lana e del lino. Poi il terremoto ha distrutto tutto, ma Assunta nella bottega ci va ancora a tessere perché non ha nessun altro posto dove farlo. Ha inoltre contribuito alla costruzione del progetto ‘La casa della rinascita delle donne di Amatrice’”.

Anna Lisa Piccioni ha invece presentato due progetti: uno in anteprima assoluta per Fili in Trama, “Una nappa per Castelluccio”, che ha al centro una medaglia a forma di cuore in ceramica con la veduta della fiorita, mentre nei nodi sono state simulate le lenticchie. Il secondo progetto è la linea di ceramiche “La Fuseruola di Deruta” che ritrae la stupenda fioritura che incastona il borgo ormai distrutto.

A concludere il convegno la Professoressa Maria Pia Minotti, che ha raccontato la sua esperienza del terremoto in Sicilia del 1978, e la lettera che Santo Versace (testimonial della quinta edizione di Fili in Trama) ha spedito al direttore del Gal Trasimeno Orvietano Francesca Caproni, non potendo partecipare fisicamente all’evento: “Gentilissimi artigiani, su suggerimento di Elio Michelotti, che da sempre mi aiuta a mantenere e dare un appoggio all'artigianato, ringrazio il Comune di Panicale, il G.A.L. Trasimeno-Orvietano, la Dott.ssa Francesca Caproni che lo dirige e vi do il benvenuto alla manifestazione Fili in Trama. Auguro a tutti i partecipanti italiani, della Federazione Russa e della Repubblica Spagnola (Tenerife) un buon lavoro, con la speranza di vedervi presto, godete il piacere di vivere nel Borgo più bello d'Italia, Panicale, e con l'evento Fili in Trama possiate avere un buon ricordo. Santo Versace”.

Fili in Trama proseguirà fino a domenica 17 settembre con tante iniziative, mostre e stand.

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