FICULLE –Si intitola ”Lettere Perse” il libro di prosa e poesia di Davide Liburdi presentato nei giorni scorsi dal Comune, alla presenza dell’autore, alla rocca medievale. Il testo, spiega una nota del Comune, mescola opere in forma prosaica ed opere in forma poetica, è un testo frutto di un ragazzo che mette nero su bianco le sue emozioni, quasi come per dargli un ordine, una chiarezza, una «giusta collocazione» come lui stesso afferma nel Prologo.

Alla presentazione c’erano il vice sindaco Francesca Barbini e lo scrittore Evaristo Seghetta Andreoli, oltre all’autore che ha dichiarato di utilizzare «un verso libero, puro e non stretto nel vincolo classico» e di «ricercare il liquido e non il solido, di invitare a guardare lì dove nessun altro va». “Lo stesso Seghatta Andreoli – riferisce Barbini - ha definito quella di Liburdi una poesia del divenire, senza momenti di staticità, una poesia in cui non si rintraccia una tematica ben precisa ma che ha alla base la ricerca del senso”. 

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