Festival di Spoleto l'ultimo fine settimana
È in arrivo il terzo e ultimo weekend della sessantasettesima edizione del Festival dei Due Mondi. Come sempre l’appuntamento più atteso è quello con il concerto finale in Piazza Duomo, domenica 14 luglio alle ore 19:30: Barbara Hannigan ritrova i musicisti dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia che aveva diretto nel 2022 per La Voix Humaine di Francis Poulenc, tornando a Spoleto nella doppia veste di soprano e direttrice d’orchestra. Hannigan attinge alla sua collezione di ruoli femminili fuori dall’ordinario e interpreta la Girl Crazy Suite, nell’adattamento che ha curato insieme al compositore Bill Elliott dal musical omonimo di George Gershwin, accanto a capolavori da diverse epoche nella prima parte del concerto, con Le festin de l’araignée di Albert Roussel, la Sinfonia n. 104 London di Haydn e il Valse triste op. 44 n. 1 di Sibelius. Ultimi appuntamenti anche per la rassegna dei concerti di mezzogiorno, affidati per questo weekend all’Orchestra da Camera di Perugia: venerdì 12 luglio sono in programma Peer Gynt di Edvard Grieg e Sogno di una notte di mezza estate di Felix Mendelssohn Bartholdy, con replica pomeridiana dedicata ai più piccoli. Il cartellone musicale del weekend inizia già giovedì 11 luglio con il concerto di Lizz Wright al Teatro Romano (ore 21:30): tra le più grandi voci del jazz contemporaneo e straordinaria erede delle interpreti afroamericane del passato, Wright presenta a Spoleto il suo ultimo album Shadow, in un concerto in collaborazione con Umbria Jazz. Ancora un appuntamento con il jazz sabato 13 luglio alle 23, quando la lunga giornata di Festival si conclude a Palazzo Collicola con il concerto del trio formato da Dado Moroni, Eddie Gomez e Joe La Barbera.
Dopo aver diretto lo scorso anno l’acclamato spettacolo Tucidide. Atene contro Melo, dall’11 al 13 luglio al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi Alessandro Baricco presenta in prima assoluta la sua “Breve ed eretica Storia della Musica classica” con La curiosa eredità di Orfeo (11–13 luglio, ore 20, ore 18, ore 16), lezione sul legame fra Mitologia e Musica al centro della programmazione, dai Greci del V secolo a Philipp Glass. Al debutto il nuovo spettacolo del regista umbro Liv Ferracchiati, che riporta nel presente il celebre romanzo di Thomas Mann La morte a Venezia, dal 12 al 14 luglio a San Simone (ore 20, ore 21:30, ore 15). In un gioco alternato tra parole e danza si scontrano la vitalità, rappresentata da Tadzio e interpretata dal corpo danzante di Alice Raffaelli, e la passività, quella “incapacità di vivere”, oggi così pervasiva, incarnata dallo scrittore Gustav von Aschenbach che in scena è lo stesso Ferracchiati. Venerdì 12 e sabato 13 luglio al Teatrino delle 6 Luca Ronconi (ore 16, ore 18) è in scena lo spettacolo Romeo e Giulietta con la regia di Paolo Costantini, ultimo capitolo della rassegna dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico con la supervisione di Antonio Latella.
Per la sezione danza il Festival presenta in prima italiana la nuova creazione di Wayne McGregor, pluripremiato coreografo inglese direttore della Biennale Danza e “coreografo residente” del Royal Ballet di Londra. Dal 12 al 14 luglio al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti (ore 21:30, ore 19:30, ore 15:30) è in scena Deepstaria: sul confine tra reale e virtuale, lo spettacolo attinge alle più recenti tecnologie dell’AI, della ricerca acustica e del calcolo spaziale, per un’opera mutevole in costante dialogo trasformativo con sé stessa.
Sabato 13 luglio al Teatro Romano (ore 21) debutta in Italia anche lo spettacolo takemehome del coreografo Dimitri Chamblas, che per la sua nuova creazione si è ispirato alle lunghe ore notturne per le autostrade di Los Angeles, un mondo popolato di ombre, fantasmi e sagome, che percorreva al ritorno dalle lezioni nel carcere cittadino. I danzatori emergono e scompaiono, sfuggenti ma familiari, intrecciati e interdipendenti sulla musica composta da Kim Gordon, bassista, chitarrista e vocalist della alternative-rock band Sonic Youth – «una delle donne più audaci del rock» la definisce il New Yorker. Ultima settimana per provare la potente esperienza immersiva firmata dal duo Adrien M & Claire B (fino al 14 luglio al Complesso Monumentale di San Nicolò): Last Minute è una combinazione di musica, luci e proiezioni interattive, nata da un’esperienza intima vissuta da Claire Bardainne che l’ha portata a ricercare, insieme al co-creatore Adrien Mondot, il concetto di reincarnazione, il viaggio dell’ultimo minuto. Sabato 13 e domenica 14 luglio, all’Auditorium della Stella, Adrien M propone anche il concerto Piano, piano: un dispositivo inedito con raffinate proiezioni video che mescola la giocoleria digitale al delicato universo sonoro dell'eclettico musicista BABX.
Il giardino di Palazzo Campello apre nuovamente le sue porte per gli incontri con gli artisti condotti dal giornalista Andrea Penna che, ogni weekend, conversa con i protagonisti di Spoleto67: venerdì 12 luglio sono ospiti Wayne McGregor, Liv Ferracchiati e Alice Raffaelli, sabato 13 luglio Dimitri Chamblas, Giorgio Flamini e Paolo Costantini.
All’Ex-Battistero della Manna d’Oro continua fino al 14 luglio la mostra del fotografo Luis Alberto Rodriguez e della set designer Afra Zamara Legàmi, un progetto realizzato da Fondazione Carla Fendi, Main Partner del Festival, in collaborazione con Mahler & LeWitt Studios. I due artisti hanno reinterpretato alcuni tra i 3.800 costumi che illustrano la storia del Festival: legandoli, annodandoli, sovrapponendoli, hanno costruito nuove combinazioni che ne catturano il fascino e i dettagli. Il risultato è esposto in una mostra fotografica dal 29 giugno al 14 luglio. La Fondazione continua a sostenere il mondo della Scienza: domenica 14 luglio alle ore 16:30 il Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi ospita il talk sulla Nuova Scienza con Ilaria Capua, Joyeeta Gupta, Bertrand Braunschweig, Paolo Benanti, con la moderazione di Silvia Bencivelli. Lo stesso giorno, al termine del concerto finale, è in programma la dodicesima edizione del Premio Carla Fendi STEM conferito a Ersilia Vaudo Scarpetta, Chief Diversity Officer e Special Advisor on Strategic Evolution dell’ESA, Agenzia Spaziale Europea.
Dal 10 al 14 luglio torna Musica da Casa Menotti, la rassegna di concerti da camera che ha luogo in quella che fu la residenza spoletina del Maestro Gian Carlo Menotti, organizzata dalla Fondazione Monini e curata da Federico Mattia Papi. Giunta alla sua undicesima edizione, ospita giovani musicisti favorendo lo scambio culturale tra diverse realtà musicali. Quest’anno il programma prevede otto concerti e ospita ventidue musicisti provenienti da tutto il mondo. Tra di loro anche Barbara Hannigan, i Quartetti Absalon e Thumós.
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