Festival Federico Cesi, a Spello e Trevi per i concerti di musica antica
Uno spettacolo nello spettacolo. Si intitola “Raffaello ‘500” il concerto in programma domenica 22 agosto alle ore 18, presso la Fondazione Elvio Marchionni di Spello, inserito nella rassegna culturale “Musica Urbis” della 14esima edizione del Festival Federico Cesi, in programma fino al prossimo 5 settembre nei Comuni di Spello e Trevi. Si tratta di un’esibizione multimediale per ensemble vocale e strumentale - ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria – all’interno di una location unica ed esclusiva, ovvero la suggestiva Bottega d'arte del maestro Elvio Marchionni, dove saranno proiettate le immagini dei quadri di Raffaello a cui sono legati i brani musicali.
Le musiche di Gorzanis, Monteverdi ed Arcadelt saranno eseguite dal gruppo vocale RomEnsemble diretto da Annalisa Pellegrini. RomEnsemble si è già fatto apprezzare sia in Italia che all’estero in repertori classici e contemporanei, in particolare ha collaborato con i Berline Philarmoniker per la produzione dell’oratorio “There Was a Child” di J. Dove.
Annalisa Pellegrini, invece, è nata come pianista e cantante barocca, specializzata poi in Direzione di Coro di Musica Sacra; fonda nel 2015 il gruppo vocale RomEnsemble. Invitata in festival corali internazionali, ha diretto numerosi concerti sia in Italia che all’estero (Austria, Francia, Inghilterra, Corea del Sud) e collaborato con il Berliner Philarmoniker; è particolarmente interessata allo studio e prime esecuzioni di brani antichi trascritti in notazione moderna.
Il Festival proseguirà il giorno successivo, lunedì 23 agosto alle ore 21,30 presso il Ninfeo di Villa Fabri a Trevi, con “Concerto italiano: Bach & Scarlatti”. Si tratta di un recital cembalistico di Elisabetta Guglielmin, acclamata interprete al cembalo, che sottolinea l'influenza italiana nello sviluppo del repertorio barocco. Saranno eseguite musiche di Bach (Ciaccona in re min. BWV 1004 con rev. Guglielmin; Aria Variata alla maniera italiana BWV 989), Scarlatti (Sonate numero K 9, k 69, K 87 K 213) e Frescobaldi (Toccata prima dal Primo libro di toccate 1637 ed. Kenneth Gilbert; Partite sopra Follia).
Mercoledì 25 agosto alle ore 21,30, presso l’Auditorium San Francesco di Trevi, andrà in scena “’600 stravagante: virtuosismo nelle corti italiane”. Il concerto sarà eseguito da David Brutti, cornetto rinascimentale, e Nicola Lamon, che utilizzerà utilizzato lo splendido e raro organo mesotonico del 1509 presente nella Chiesa di San Francesco. I due artisti daranno vita ad una serie di brani di Frescobaldi, Gabrieli, Merulo e Fontana.
Ancora presso l’Auditorium San Francesco di Trevi, venerdì 27 agosto alle ore 17,00 con ingresso libero, un concerto dal titolo “Early Music”, dedicato in particolare all’affascinante repertorio rinascimentale per voci, antichi strumenti a pizzico e flauti dolci: protagonisti alcuni giovani e promettenti interpreti in questo ambito musicale.
Un altro imperdibile appuntamento sarà quello in programma sabato 28 agosto alle ore 21,30, sempre presso il Ninfeo di Villa Fabri a Trevi, con “Histoire de la flute”. Marcello Gatti, solista d'eccezione e docente di traversiere presso il Mozarteum di Salisburgo, presenterà un excursus sull'evoluzione dello strumento utilizzando nove flauti storici ed il relativo repertorio. Il traversiere perugino, tra i più famosi a livello mondiale, darà vita ad un’esibizione con musiche partendo da Van Eyck fino a Mercadante, passando per Telemann e Bach.
La settimana trevana dedicata ai concerti di musica antica si concluderà domenica 29 agosto, sempre alle ore 21,30, all’Auditorium San Francesco di Trevi con “Cantate & serenate del barocco” a cura di Giorgio Matteoli, Annalisa Pellegrini ed Annalisa Martella. Docenti ed i migliori corsisti di Early Music Project in uno sfavillante concerto barocco per canto, flauti, violoncelli, cembali. I concerti serali del 23, 25, 28 e 29 agosto a Trevi sono a pagamento (per info: +393939145351 e +393938385945, www.festivalfedericocesi.it.
Il Festival Federico Cesi ha il patrocinio della Regione Umbria, della Diocesi di Orvieto-Todi, dei Comuni che lo ospitano; ha il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni (Carit).
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