Festival del Giornalismo: il programma di domani giovedì 25 aprile
La giornata di giovedì 25 aprile
Secondo giorno di Festival Internazionale del Giornalismo. Battezzato l'inizio dei 'lavori' con Bottura di Radio Capital e il suo Lateral (ore 9.00, Sala Collins), la giornata proseguirà seguendo un calendario particolarmente fitto di appuntamenti.
Tra le 'ossessioni', quella del racconto del 'racconto delle notizie': come coprire eventi, come restituirli al pubblico, con quali mezzi, che tipo di format adottare (la cosiddetta gamification, ad esempio, alle 17.00 all'Hotel Sangallo), come riportarli dal vivo (il tema di "Live! Sta succedendo adesso", alle 11.30 in Sala del Dottorato). E allora diverrà interessante affrontare l'argomento dell'innovazione dei contenuti, in un percorso che ha investito tutti i media e che ha portato, anche "dal teleschermo al monitor" (ore 10.00, Sala Lippi), a rivedere anche il modello di telegiornali nazionali e la radio (ore 18.00, Centro Servizi G. Alessi). E a ripensare, più in generale, molti altri strumenti di narrazione dei fatti: c'è spazio per il tema dell'autenticità della fotografia (10.30, Sala Priori) e dei prodotti del citizen journalism (16.30, Sala Lippi), quello del racconto civile e politico attraverso i fumetti (11.30, Hotel Sangallo), del reportage di viaggio riveduto e corretto nell'epoca di Trip Advisor (14.30, Sala del Dottorato), e dell'arte dell'intervista in contesti critici (15.30, Hotel Sangallo).
Pratiche non improvvisabili, così quanto l'uso delle nuove tool digitali: alle 17.30, uno dei workshop organizzati da ONA si concentrerà proprio sugli strumenti per il giornalismo digitale (Hotel La Rosetta). Fondamentale diventa approcciare le notizie in un contesto affollato da dati sempre più reperibili (a proposito, dov'è unFreedom of Information Act italiano? Se ne discuterà alle 9.30 al Centro Servizi G. Alessi) da verificare, e in un panorama più ampio di quello 'domestico', nel quale le collaborazioni transnazionali potrebbero diventare norma (ore 9.30, Sala Raffaello): è il cosiddetto fact-checking, del quale alle 12.00 al Centro Servizi G. Alessi verrà analizzato lo scenario italiano.
Un giornalismo che tende, comunque, alla sovraproduzione: è possibile mantenere determinati standard editoriali, pur in un contesto nel quale vengono richiesti maggiori sforzi lavorativi e economici? A tentare di rispondere a questa domanda, l'evento CJR "Verso contenuti online migliori", col fondatore di Blottr Baker, Peters della Columbia Journalism Review, Piccinini di Fanpage, Pilhofer dal New York Times e Dore Shafrir di BuzzFeed (ore 14.00, Sala Raffaello). La chiave, giurano in molti, è costruire comunità: per stuzzicare l'interesse dei lettori, e portarli a contribuire al reperimento e al racconto delle notizie. Nel panel delle 18.00 (sempre Sala Raffaello) se ne parlerà con Emily Bell del Tow center, Steve Buttry di Digital First Media, Anthony De Rosa di Reuters e Jane Martinson del Guardian.
E l'Italia? La raccontano alcuni eventi in particolare: il tema del lavoro gratis e del precariato, di chi fa di tutto per rimanere ancorato a una professione (16.30, Centro Servizi G. Alessi) che appare sempre piùimpopolare - dibattito più vasto che si è sviluppato sulle colonne di Repubblica.it col nome di "Giornali Maiali" e che verra sviscerato in Sala Raffaello (ore 17.00) da Gianni Mura e Giuseppe Smorto. Ci sono le storie di ieri, da ricordare e raccontare: alle 12.00, in Sala Raffaello, la premiazione del concorso "Una storia da raccontare: Walter Tobagi". E ci sono le storie di domani, il futuro di un Paese per come sarà, o come dovrebbe essere, nella twitterview a Beppe Severgnini (17.00, Sala dei Notari - per le vostre domande, l'hashtag è #bsevlive)
L'Italia, ancora, della caustica attualità della Zanzara di Radio 24, in diretta con Giuseppe Cruciani e David Parenzo dal bar Bellavista dell'Hotel Brufani (18.30), quella del femminicidio, raccontato dal libro di Riccardo Iacona "Se questi sono gli uomini" che l'autore presenterà alle 21.00 in Sala dei Notari con Concita De Gregorio. E infine quella assopita da anni di cattiva politica e disastri culturali, raccontata da Bill Emmot e Annalisa Piras in "Girlfriend in a coma", il film che verrà proiettato subito dopo il dibattito (dalle 18.30 in Sala dei Notari) con i due autori, il direttore dell'Espresso Bruno Manfellotto e Luca Telese.
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