TORINO - Dopo aver incantato il pubblico di casa con il suo originale format dedicato ai giovani ed alla musica da film, il Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri - Le professioni del cinemasi prepara a conquistare Torino.

Venerdì 10 maggio l’originale format nato dalla collaborazione tra il docente di tecnica del suono al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Federico Savina, e la presidente dell’Associazione Culturale di Promozione Sociale “Aurora”, Donatella Cocchini, ideatrice della kermesse che premia gli artigiani del dietro le quinte, approderà al Museo Nazionale del Cinema di Torino.

SUONARE PER IL CINEMA, questo il titolo scelto per l’evento condotto da Simona Fiordi, proporrà al pubblico l’esibizione dei giovani esecutori del Centro di Formazione Musicale di Torino che si cimenteranno in musiche composte dal maestro Fulvio Chiara per i cortometraggi di animazione realizzati dagli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia del Piemonte. Musiche che, come da tradizione ormai, i giovani allievi suoneranno in sincrono con le immagini di quegli stessi cortometraggi. Da Eidos a Monster Mom e fino ad arrivare ad Humus in un crescendo di emozioni che sarà il filo conduttore tra le due sezioni che comporranno l’evento. Sì, perché accanto ai giovanissimi si esibiranno anche alcuni solisti. Fulvio Chiara alla Tromba, Fabio Golier al pianoforte e l’umbro Marco Pelliccioni al clarinetto faranno risuonare all’interno della splendida Mole Antonelliana alcune tra le musiche più note e amate, composte da grandi maestri come Nino Rota, Ennio Morricone, Nicola Piovani e Luis Bacalov, che hanno accompagnato indimenticabili film comeLa Strada, Il Postino, La vita è bella e Il Padrino, solo per citarne alcuni.

“Per la prima volta - ha commentato la presidente Donatella Cocchini - proponiamo questo originale format al di fuori dei confini regionali e lo facciamo in collaborazione con un’importante realtà italiana come il Museo Nazionale del Cinema di Torino. E questo è per noi non solo un grande onore, ma anche un motivo di orgoglio perché ci permette di far conoscere su una piazza importante come quella piemontese il frutto del lavoro che da quattro anni ormai portiamo avanti insieme al maestro Federico Savina in favore delle giovani generazioni. Il nostro Festival nasce per diffondere la cultura cinematografica nel grande pubblico attraverso un punto di vista diverso, quello dei mestieri del dietro le quinte. E lo facciamo partendo dai giovani, da coloro che anche per il cinema rappresentano il futuro e che, se ben indirizzati e incoraggiati, possono scoprire nuove passioni da trasformare in professioni”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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