I Giovani Comunisti di Perugia hanno partecipato in massa alla manifestazione contro la crisi e contro questo governo che si è svolta a Roma il 14 dicembre ’10. Cosi come nel resto d’Europa, anche in Italia studenti, precari, disoccupati, immigrati e operai sono scesi in piazza per gridare la loro opposizione contro questo sistema di austerity imposto dalle banche europee. Rifiutiamo categoricamente la strumentalizzazione degli scontri di piazza finalizzata unicamente a spostare l’attenzione dal profondo malessere sociale, riducendo il problema ad una mera questione di ordine pubblico, benchè compagne e compagni dei GC di Perugia, tra cui Marta Melelli, dirigente nazionale del nostro partito, siano stati malmenati in maniera del tutto gratuita ed ingiustificata. Non vorremo che l’eccesiva attenzione ai presunti infiltrati nel movimento, che pure a nostro avviso ci sono stati, fosse strumentale alla marginalizzazione di quello che noi crediamo essere il tema politico centrale delle ultime vicende. Il governo Berlusconi ha ottenuto la fiducia anche alla Camera, con mezzi leciti e mezzi illeciti (e il contributo determinante di alcuni finiani pentiti). Ma oggi si è aperta una nuova fase. Ora serve che continui il sostegno dei lavoratori e del sindacato, che deve convocare lo sciopero generale e, con quello, sfiduciare Berlusconi. Non possiamo più aspettare. Per questo, per l’universalità del nostro messaggio, per il significato pienamente politico della nostra lotta pacifica – Noi affianco a centinaia di migliaia di studenti abbiamo ripreso in mano, insieme al proprio destino, il destino del nostro Paese.

 

Andrea Ferroni
Giovani Comunisti Perugia

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