Fenomeno Cucinelli: al debutto in Borsa guadagna 260milioni, +49%
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(Ansa) MILANO - Taglia il nastro di Piazza Affari e sbanca il listino con un balzo di quasi il 50% per cento. La prima Ipo del 2012, quella di Brunello Cucinelli, è un successo che non si vedeva da tempo, considerati anche i debutti dello scorso anno di due giganti della moda come Prada (a Hong Kong) e Ferragamo.
Ma che il gruppo del cachemire avesse il vento in poppa in questa operazione lo si intuiva già dai primi passi del piano per il traguardo-Borsa. Prima la forte attenzione riservata dalla stampa nazionale e internazionale per l'apertura del capitale della piccola società del borgo medievale di Solomeo, in provincia di Perugia, ma con un giro d'affari di 250 milioni di euro. Poi, l'offerta per piazzare il 30% del gruppo che ha registrato in poche ore (lo scorso 16 aprile) il tutto esaurito con richieste 17 volte superiori al capitale da collocare (vale a dire una domanda da 2,6 miliardi). Infine, l'arrivo nella compagine degli azionisti di ambasciatori del 'made in Italy' di tutto rispetto come Benetton (2%), Zegna (3%), Piquadro e Yoox (con quote sotto il 2%), che hanno fatto quadrato intorno al piano di crescita nella mente dell'omonimo fondatore, Brunello Cucinelli.
Tirando le somme, questa mattina a Palazzo Mezzanotte non poteva che arrivare una risposta esplosiva del mercato: le azioni sono letteralmente volate e spedite in asta di volatilità per eccesso di rialzo (+30 per cento). E a fine seduta il titolo, collocato a 7,75 euro (ovvero al massimo dell'intervallo di prezzo), è arrivato a 11,6 euro (+49,68%).
In soldoni se al debutto la società valeva oltre mezzo miliardo di capitalizzazione, al termine della prima seduta di Borsa già vale oltre 260 milioni in più (circa 780 milioni).
“Oggi si è realizzato quanto sognavo: dare dignità al lavoro, renderlo più umano e pensare non solo ai prossimi tre mesi della società, ma ai prossimi tre secoli”, ha commentato a caldo Cucinelli nella sede della Borsa alla presenza di un folto parterre di banchieri tra cui il numero uno di Mediobanca, Alberto Nagel, che ha accompagnato la matricola in Borsa.
Un plauso è arrivato anche dall'amministratore delegato di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi: “Siamo certi che la quotazione consentirà a questa impresa di sostenere con maggior forza i propri piani di sviluppo nel medio e lungo termine, supportandola soprattutto nel percorso di crescita e confronto a livello internazionale”.
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