Pubblichiamo alcune parti dell'intervista di Cosimo Rossi a Fausto Bertinotti (La Nazione - 17.12.23)

Toni Negri è stato un maestro, maestro di una cultura e una generazione: ha influenzato il corso delle dottrine politiche in Italia.
Tutto comincia dai 'Quaderni Rossi' di Ranieri Panzieri, un crogiolo di ricerca eretica. Con due idee fondamentali: l'uscita a sinistra dallo stalinismo e il primato del conflitto operaio sulla politique politicienne...

Negri interpreta una tendenza che potrei definire di operaismo teorico sociale...Si delineano tre strade. Una, quella che approderà alla stagione dei consigli di fabbrica. Un' altra, di movimento, interpretata da Negri con Potere Operaio e poi con Autonomia operaia. La terza, che si può chiamare di Autonomia del politico, interpretata da Mario Tronti. Sta di fatto che quell'indirizzo degli anni '60 è foriero di una ricerca altissima, forse la più alta della sinistra italiana...

Sulla condizione operaia nasce il dissenso che si evidenzia poi nel corso degli anni '70. Negri pensa che sia matura un'ipotesi tendenzialmente insurrezionale. Mentre noi pensiamo che si debba ancora lavorare sull'ascesa del conflitto operaio in fabbrica, dove si gioca la grande contesa diretta col capitale. Difatti la mia esperienza porta ai consigli, mentre la sua verso l'Autonomia operaia. Le analisi sono simili, la differenza si manifesta sulla politica, sull'esercizio del potere nella società...

La condanna nel processo '7 aprile'...  fu davvero una deriva giustizialista...

'Impero', che rilancio' Negri, dimostra la mobilità intellettuale di una personalità complessa, nel cui lascito mi preme ricordare l'importante valorizzazione del pensiero di Spinoza. Condivido molti aspetti della sua critica alla globalizzazione capitalistica e il passaggio dalla categoria dell'imperialismo a quella dell'impero. Permane una divergenza sulla sfera della politica. E sulla rivoluzione tecnico-scientifica: che lui mi pare veda soprattutto come una opportunità, mentre a me pare una componente della controffensiva capitalistica contro il lavoro. Ci divide una interpretazione: più ottimistica la sua, più pessimistica la mia".
 

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