Fauna selvatica/ Osservatorio regionale: comportamento corretto con i cuccioli
PERUGIA - Attenzione a non toccare e non prelevare i cuccioli di capriolo e di altri animali selvatici, apparentemente abbandonati: non solo si infrange la legge, ma soprattutto si arreca un danno ai piccoli. È la raccomandazione che viene dall'Osservatorio faunistico regionale nell'imminenza della stagione delle nuove nascite.
In Umbria - rileva la Regione -, i caprioli rivestono una elevata importanza naturalistica e vanno protetti e salvaguardati. Nei mesi di maggio e giugno ci saranno i parti e a molti, nei boschi e in campagna, potrà capitare di imbattersi nei cuccioli nascosti fra la vegetazione. Il contatto con l'uomo, spiegano dall'Osservatorio, lascia sui piccoli il suo odore e in questo caso la madre non li avvicinerà più, rifiutandoli. Inoltre la legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio vieta espressamente la "cattura di uccelli e di mammiferi selvatici, nonché il prelievo di uova, nidi e piccoli nati".
Il comportamento corretto è pertanto quello di non toccare i piccoli o peggio ancora raccoglierli per portarli via, ma piuttosto di allontanarsi in modo che la madre possa tornare da loro e guidarli verso un altro luogo, al sicuro. Accarezzarli o prenderli in braccio significa esporli al sicuro rifiuto da parte della madre. Se i piccoli fossero feriti, ci si deve rivolgere alle autorità competenti in modo che possano essere trasferiti e curati nelle strutture specializzate.
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