La fascinosa creola divenuta imperatrice e poi “scaricata” da Napoleone
di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - Questo è un particolare dell'incoronazione di Napoleone Buonaparte o meglio del momento in cui l'imperatore incorona sua moglie, sposata in chiesa poche ore prima della cerimonia, in tutta fretta, Giuseppina Beauharnais (al secolo Marie Josephe Rose De Tascher de la Pagerie, 1763-1814), dipinto di Jean Louis David (1748-1825), neoclassicista.
Giuseppina era nata in Martinica e, arrivata in Francia, si era sposata con Alessandro de Beauharnais, controrivoluzionario ghigliottinato poco dopo Robespierre.
La splendida creola, che era stata imprigionata e correva lo stesso rischio del consorte, si salvò perché un cancelliere che si era infatuato di lei aveva fatto sparire il capo d'accusa.
Amante di molti rivoluzionari, tra cui Paul Barras, ma anche di aitanti militari, venne presentata proprio da Barras al generale corso che si innamorò di lei.
Sei anni di matrimonio e poi il divorzio: la bella creola, più grande del marito, non poteva più dargli un figlio.
Giuseppina, allora, si ritirò a vita privata a Malmaison coltivando l'amore per la botanica e le rose in particolare.
Morì prima della caduta di Napoleone.
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