Fascia appenninica/ Il punto del presidente di Confartigianato sulla crisi
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Gualdo e gli altri Comuni della fascia appenninica, da Nocera a Scheggia, stanno vivendo notoriamente un momento di grandissima difficoltà economica e sociale. Un’area già fortemente provata dalle criticità del manifatturiero: in particolare della ceramica, del comparto edile e della vicenda Merloni a cui, negli ultimi mesi, si sono aggiunte le difficoltà della Brunelli e la chiusura della Faber.
E’ Gianni Smacchi Presidente della Confartigianato di Gualdo Tadino a fare il punto sulla situazione.
La crisi è generale, ma questi sono “macigni pesanti” che si abbattono sul territorio ed ai quali si sommano i problemi devastanti per gli operatori dell’indotto: tante piccole e micro imprese, fornitori e subfornitori, per i quali non è previsto alcun tipo di sostegno per lo stato di crisi.
Nonostante le enormi difficoltà, come nel caso della Merloni, queste imprese hanno avuto la forza ed il coraggio di “rimboccarsi le maniche” compiendo sforzi straordinari, in termini di riconversione produttiva, di innovazione tecnologica ed organizzativa, volti alla conquista di nuovi mercati. Tuttavia l’impegno eccezionale di questi soggetti e degli altri imprenditori presenti nell’area che resistono alla crisi, da solo, non basta.
Oltretutto nel nostro caso, lo stato di incertezza socio-economica, ricade in un’area marginale dell’Umbria, da troppi anni in attesa di vedere completate opere infrastrutturali fondamentali come la Perugua-Ancona, la nuova Flaminia o il raddoppio ferroviario della Orte Falconara.
Per queste ragioni, si avverte più che mai la necessità di misure forti a sostegno del tessuto produttivo, sia in termini di consolidamento dell’esistente, sia verso forme di incentivazione per l’attrazione di nuovi investimenti imprenditoriali.
Per fare ciò occorre un rinnovato impegno di tutte le forze sociali ed istituzionali, ciascuno per le proprie competenze e possibilità.
Oltre a mantenere e perfezionare gli strumenti già attivati fin’ora, come la Cassa Integrazione o l’Accordo di Programma per la Merloni, è necessaria una riflessione sul riconoscimento dello stato di crisi del’area e sull’introduzione di adeguati correttivi inerenti gli studi di settore.
Accanto a queste misure decisive, circoscritte al territorio, auspichiamo anche riscontri positivi in merito alle richieste di livello nazionale, avanzate proprio in questi giorni dalla Confartigianato al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera.
Fra le priorità evidenziate al Ministro vi è la richiesta di migliorare l’accesso al credito, attraverso il potenziamento dei Consorzi di garanzia fidi e il rafforzamento del Fondo Centrale di Garanzia.
Per recuperare i debiti pregressi accumulati dalla Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese si propone di introdurre la compensazione tra i crediti commerciali verso la PA e i debiti tributari.
Per il futuro, Confartigianato sollecita il rapido recepimento della direttiva europea sui termini di pagamento.
Richiesto anche un piano di recupero e manutenzione del patrimonio territoriale e immobiliare per sostenere la ripresa del ciclo edilizio. Non meno importante la riforma degli incentivi alle imprese e la spinta alla green economy per promuovere interventi a favore dell’economia sostenibile.
In tema di energia, Confartigianato sottolinea la necessità di ridurre i costi della bolletta delle piccole imprese, superiori del 30% rispetto alla media europea.
Sostegno all’internazionalizzazione, all’innovazione e ricerca, alla cooperazione in reti sono gli altri fronti sui quali Confartigianato chiede un impegno mirato sulle esigenze delle micro e piccole imprese. Altrettanto fondamentale la tutela del made in Italy con provvedimenti che garantiscano la riconoscibilità dei prodotti fatti in Italia. Per Confartigianato è urgente anche dare attuazione allo Statuto delle imprese e superare il Sistri, il sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi.
Insomma, conclude Smacchi, Confartigianato propone una cura robusta con un pacchetto di interventi per il rilancio socio economico di livello nazionale e locale.
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