TERNI - La perdurante situazione di incertezza di FarmaciaTerni continua a destare più di una preoccupazione tra le lavoratrici e i lavoratori.

«A fronte della mancata proroga dei contratti a tempo determinato nei termini previsti dalle norme vigenti, scrivono in una nota congiunta Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil –  avevamo già denunciato qualche tempo fa l’impossibilità di rispondere pienamente alle attività espletate dall’azienda in riferimento all’organizzazione degli orari obbligatori (13-16, notturno e festivi) di apertura delle farmacie, sottolineando come si sarebbe in tal modo arrivati a «sminuire il funzionamento delle stesse». 

«Tutto ciò è purtroppo puntualmente avvenuto, con una notevole diminuzione delle aperture, minore personale e un utilizzo dello straordinario in alcuni casi con un organico ridotto addirittura a una sola unità».

«Il sistema delle farmacie comunali – prosegue la nota sindacale – rappresenta un valore da difendere ed è l’asse principale da cui ripartire per la crescita e lo sviluppo di una struttura che non può e non deve limitarsi all’intermediazione del farmaco. Prova ne è la recente discussione in Consiglio Comunale, dove è stato ulteriormente ribadito che l’attività svolta dalla FarmaciaTerni è una attività che il Servizio Sanitario Nazionale attribuisce all’ente pubblico. Motivo per cui viene superata l’ipotesi di un’eventuale vendita, programmata dalla precedente amministrazione nonostante la contrarietà delle organizzazioni sindacali».

«Tuttavia – continuano i sindacati – per rafforzare in modo inequivocabile il ruolo pubblico nelle partecipate c’è bisogno di alcune azioni che possano condizionare in modo positivo la concreta spendibilità della scelta. Al contrario, le continue dichiarazioni della Giunta municipale attraverso l’assessore di riferimento, le prese di posizione e le scelte dell’azienda che comprimono da gennaio orari, servizi e personale dipendente, altro non fanno che offrire alla città l’idea di una azienda non in grado di rispondere a bisogni ed esigenze di cittadini che vedono sempre più ridotta la risposta al diritto alla salute».

Per le organizzazioni sindacali il tema principale «rimane il futuro dell’azienda e il suo rilancio», in quanto costituisce «un segmento importante del welfare cittadino e svolge un ruolo di servizio pubblico per la comunità».

 

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