Famiglia/ Strasburgo, l’Italia viola i diritti dei padri separati
STRASBURGO - Per la seconda volta in un anno la Corte di Strasburgo condanna l'Italia per "aver omesso di profondere un impegno adeguato e sufficiente a far rispettare il diritto di visita di un padre violando in tal modo il suo diritto al rispetto della vita familiare garantito dall'articolo 8 della Convenzione europea dei diritti umani". A essere stati lesi sono i diritti di Nicolo' Santilli, che dal 15 febbraio del 2006 non riesce a vedere, se non in modo molto limitato, il figlio, nato nel 2001 da una relazione.
Negli anni Santilli si e' rivolto numerosissime volte al tribunale dei minori di Foligno affinche' questo intervenisse per far rispettare il suo diritto di visita, ma almeno fino al giugno dell'anno scorso, stando ai dati della Corte, tutte le decisioni del tribunale non sono servite a niente.
Secondo Santilli questo e' dovuto alla mancata vigilanza del tribunale sul lavoro dei servizi sociali e all'inerzia delle autorita' nei confronti dei comportamenti dell'ex compagna che ha sempre interferito con il suo diritto di vedere il figlio. Oggi i giudici, come fecero gia' il 29 gennaio scorso, per un altro padre, Sergio Lombardo, hanno dato ragione a Nicolo' Santilli.
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