“I primi passi di Raffaello a Città di Castello”: questo il titolo del percorso organizzato domenica 17 ottobre dal Gruppo FAI di Città di Castello in occasione delle Giornate d’Autunno, con il patrocinio del Comune e della Diocesi tifernati e con la collaborazione del FEC – Fondo Edifici di Culto (Ministero dell’Interno), delle associazioni “Chiese Storiche” e “Le rose di Gerico” e della famiglia Anastasi. L’iniziativa del Fondo Ambiente Italiano, che a livello nazionale vedrà oltre 600 aperture in 300 città, è dedicata quest’anno ad Angelo Maramai, già direttore generale del FAI, recentemente scomparso (1961-2021). 
L'itinerario nel centro storico partirà dalla centralissima Piazza Gabriotti e porterà i partecipanti alla scoperta dei luoghi legati alla figura del pittore urbinate, che a Città di Castello mosse i primi passi come artista autonomo. L'iniziativa è realizzata sulla scia delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Raffaello (1520-2020) e anticipa la mostra “Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo”, che prenderà avvio il prossimo 30 ottobre presso la Pinacoteca comunale. 
Le visite guidate – prenotazione online con un contributo libero minimo di 3 euro – saranno condotte dai volontari del Gruppo FAI tifernate e interesseranno le quattro chiese in cui erano originariamente conservate le opere realizzate da Raffaello per Città di Castello, alcune delle quali ornano oggi le sale dei musei di tutto il mondo. 
Punto di partenza: Piazza Gabriotti. Tappe della visita: 

1. Sant’Agostino. Conservava l’Incoronazione di san Nicola da Tolentino, prima opera documentata di Raffaello (1500-1501). Danneggiata nel terremoto del 1789, i suoi frammenti sono oggi suddivisi tra vari musei in Italia e Francia. 
2. Santissima Trinità. Serbava il Gonfalone della Ss.ma Trinità (1499-1501 ca.), unica opera rimasta a Città di Castello, attualmente conservato presso la Pinacoteca comunale. 
3. San Domenico. Ospitava la Crocifissione e santi (1503), oggi alla National Gallery di Londra, di cui resta nella chiesa la bella cornica lapidea cinquecentesca. 
4. San Francesco. Custodiva il celeberrimo Sposalizio della Vergine (1504), capolavoro della prima attività di Raffaello e ultima opera realizzata per Città di Castello, oggi conservato alla Pinacoteca di Brera di Milano. 

Per partecipare all’iniziativa è obbligatoria la prenotazione al sito www.faiprenotazioni.it (link diretto: https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/evento/chiesa-di-sant-agostino-39705-39705/). I posti sono limitati: la visita non è garantita per coloro i quali non abbiano effettuato la prenotazione online. 
Le visite, organizzate a intervalli regolari per gruppi composti da massimo 20 persone, si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19: l'accesso sarà possibile soltanto alle persone in possesso del Green Pass (non obbligatorio per i bambini al di sotto dei 12 anni); vige l’obbligo di mascherina per tutti i partecipanti. 

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