di Aurora Caporali

PERUGIA - I laureandi di novembre della Facoltà di Lettere e Filosofia discutono le tesi in portineria!
La consueta “Sala degli stemmi”, celeberrima e tradizionale sede per le discussioni di laurea, è a rischio crollo: altro che insostenibilità del peso della cultura!

Il governo taglia i fondi e le Facoltà vanno il rovina.
Ci sono almeno sessanta studenti che si dividono tra il piano terra e il primo piano che vivranno il momento culminante di una carriera di studi nella saletta attigua alla portineria della Facoltà: non che sia importante il luogo, quello che conta di certo è arrivarci alla fatidica laurea, certo è che sarebbe stata preferibile la consueta sede dove storicamente tutti gli studenti di Lettere sono stati coronati d'alloro.
“Me l'immaginavo diversa la mia discussione, sarò sincera” dice una laureanda, “studiare e sognare il giorno della tesi e ritrovarsi in un'aula rimediata alla bene e meglio non è il massimo”.
La mortificazione e la delusione si leggono sui volti di tutti.

La riflessione che sorge spontanea è: oggi discutiamo le tesi in posti inconsueti.. domani faremo forse lezione tra calcinacci e polvere?
Fino a quando saremo disposti a sopportare questa sciatteria manutentiva dei nostri edifici universitari? Niente riscaldamento, mura scrostate, tavoli e sedie di legno scheggiate... e questo per non parlare della poca funzionalità delle biblioteche e dei servizi in generale.
La responsabilità ovviamente non può essere imputata a chi gestisce la Facoltà, ma sicuramente alla mala gestione delle risorse a livello d'Ateneo e dal taglio delle suddette risorse che il governo continua a praticare in maniera forsennata.

Certo, verrebbe anche da chiedersi perché esistono Facoltà privilegiate che sembrano il “Reichstag” e altre che rischiano di crollare, ma questa è un'altra storia...
 

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