PERUGIA - “La Regione Umbria porterà il suo contributo positivo, proponendo l’esperienza maturata soprattutto in occasione del sisma del 1997, in materia di gestione dell’emergenza in caso di grave calamità naturale, e che ha contribuito alla crescita, nella nostra regione, della cultura della protezione civile”. Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questa mattina a Palazzo Donini, a Perugia, alla presentazione di “Expo Emergenze”, la prima edizione dell’esposizione nazionale che si svolgerà al Centro fieristico di Bastia Umbra, nel febbraio 2012, su iniziativa di Epta-Confcommercio e Umbriafiere, con la collaborazione della Regione Umbria.

“Abbiamo sin da subito condiviso lo spirito di questa iniziativa – ha affermato la presidente Marini – perché convinti dell’importanza di un ‘salone’ che proponga prodotti, tecnologie e servizi legati alla protezione civile, ed alla sua funzione per ciò che riguarda la gestione delle emergenze per calamità naturali, primo soccorso sanitario e sicurezza nel luoghi di lavoro. Inoltre, come Regione non abbiamo solo l’esperienza maturata in questi anni da proporre, ma anche precise competenze che ci obbligano ad un confronto costante per migliorare le normative e per aggiornare sempre le nostre strutture e capacità di intervento”.

“Quello della protezione civile, infatti, è un settore in continua crescita – ha aggiunto -, sempre in evoluzione, che impone a chi ha competenze istituzionali di aggiornare sempre i propri modelli gestionali. L’Expo del prossimo febbraio, inoltre, rappresenterà una utile occasione per confrontare e mettere in relazione i soggetti pubblici e privati che operano nella protezione civile con il ruolo ed il mondo del volontariato, elemento fondamentale di una moderna protezione civile, radicata e presente nel territorio”.

Per la presidente Marini, sono due i principali motivi di interesse della Regione Umbria per l’evento: “Avere elementi di valutazione organica e non settoriale del ruolo della protezione civile in ambito regionale, ed il rapporto di interconnessione che deve necessariamente esserci tra l’azione dell’istituzione, quella del settore e degli operatori privati e quella del volontariato. Tanto più sarà sinergica e coerente l’azione di questi diversi soggetti ha concluso - tanto più sarà efficace la gestione di ogni sorta di emergenza”.
 

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