Si è tenuto in data odierna un incontro con la Regione Umbria, nella persona dell’Assessore
Fioroni, per discutere la ormai drammatica situazione vertenziale di Fattorie Novelli ed
Alimentitaliani, ex Gruppo Novelli.
Non più tardi di ieri, durante un tavolo inerente questioni di Fattorie Novelli con i consulenti delle
due curatele e OO.SS. FAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL e R.S.A., era stato annunciato che le
tredicesime dei dipendenti saranno pagate nel massimo di un 1/12, che non si procederà ad
effettuare le rimonte (necessarie per la continuità produttiva dell’impresa) e che i contratti a tempo
determinato saranno rinnovati senza una garanzia minima di giornate. Tutte queste tematiche,
insieme ad un quadro più ampio della lunga vertenza dell’ex Gruppo Novelli, sono state oggi
riportate all’Assessore Regionale.
Come OO.SS. riteniamo necessario esprimerci sui tre punti sopracitati. Per quanto riguarda il
primo si sottolinea che le tredicesime sarebbero potute essere pagate prima dell’entrata in
concordato da parte dell’azienda, evento degli ultimissimi giorni. Prendiamo atto dell’ennesimo
sfregio ai dipendenti, unici a pagare la forte situazione di dissesto aziendale.
Per quanto riguarda il secondo punto, si sottolinea che, benché l’investimento delle rimonte sia
considerevole, è imprescindibile per poter continuare l’attività dell’impresa. Proprio la continuità
aziendale è l’obiettivo che consulenti e curatele hanno sempre affermato di portare avanti. Date le
ultime decisioni prese, non siamo più sicuri che questa sia la reale intenzione di chi amministra le
sorti di questa azienda.
Il terzo aspetto, quello dei rinnovi contrattuali, è altresì strettamente legato alla continuità
aziendale. Si evidenzia che tutti gli avventizi hanno prestato servizio per un numero di giornate
altamente superiore a 100. Dunque, questo rinnovo costituisce un’ulteriore mossa scellerata ed
incomprensibile. Inoltre, come viene tutelata l’occupazione se non è garantito nemmeno un
numero di giornate minimo? Ci si chiede, poi, i tfr dei lavoratori stagionali saranno corrisposti? E gli
accessori previsti per legge all’interno della retribuzione? La preoccupazione per questi lavoratori è
fortissima.
Passando alle problematiche relative ad Alimentitaliani, si sollecitano nuovamente le curatele a
convocare un incontro quanto prima in merito alla cassa integrazione covid19 predisposta per il
sito di Spoleto, che ci risulta utilizzata in modi ambigui ed organizzata in modo non equo.
A livello generale si ribadisce che, nonostante siano i numerosi solleciti da parte delle OO.SS., non
è stato predisposto un piano di riparto per i creditori privilegiati (i lavoratori) che tuttavia continuano
con responsabilità a prestare servizio.
L’assessore, dopo un attento ascolto di tutti gli interventi, ha dimostrato forte interesse per la
vertenza esprimendo la volontà di riportare l’attenzione del MISE sulla questione. Ha, in
particolare, sostenuto che sarebbe necessaria l’apertura di un tavolo ed il vaglio di tutti gli

strumenti che si potrebbero mettere in campo per salvaguardare un’azienda centrale per il
territorio. Si confida, dunque, in un percorso condiviso con le istituzioni.
In conclusione, si ritiene importante portare a conoscenza dell’opinione pubblica il comportamento
delle curatele aziendali nei confronti degli eredi di una dipendente, tragicamente scomparsa questo
autunno. Il Trattamento di fine rapporto è stato volutamente non corrisposto, quando era possibile,
ed ora, nelle more del concordato preventivo, non può essere pagato. Questa manovra è
assolutamente inaccettabile, ci si aspettava da parte della proprietà un minimo di umanità.
Attendiamo entro fine settimana risposte concrete e differenti da quelle ricevute durante l’incontro
di ieri, in caso contrario siamo pronti ad intraprendere tutte le azioni di agitazione necessarie.

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