“La Regione batta un colpo sulla delocalizzazione delle ex Fonderie Tacconi di Assisi. Che fine ha fatto l'impegno preso dalla Giunta regionale dopo la mozione proposta dal Movimento 5 Stelle e che era stata accolta all'unanimità dall'Assemblea legislativa?”: lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Thomas De Luca in una nota firmata insieme a Isabella Fischi, rappresentante del Movimento nella città serafica.

“La tutela del territorio e del connubio tra attività produttive e diritto alla salute – afferma De Luca - non si persegue a colpi di slogan elettorale. Riteniamo inaccettabile il baratto tra occupazione e tutela dei cittadini. Allo stesso modo è inqualificabile il lassismo della giunta regionale sulla questione che riguarda la delocalizzazione delle ex Fonderie Tacconi. Siamo al fianco dei cittadini e della sindaca Proietti che, raccogliendo tempestivamente il grido di allarme di abitanti, associazioni e comitati di cittadini, aveva emesso un'ordinanza a seguito dei rilievi dell'Arpa. Sulla scia di quella che è diventata nel corso degli anni una vera e propria emergenza, abbiamo presentato una mozione che era stata votata all'unanimità da tutta l'Assemblea. Addirittura il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Stefano Pastorelli, parlò di un dossier consegnato direttamente nelle mani del Ministro allo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti. Che fine ha fatto l'impegno della Regione Umbria ad avviare quel percorso necessario a verificare la fattibilità di un programma di sviluppo che prevedesse il trasferimento delle attività in altro sito più idoneo? La Giunta parla di sostenibilità ambientale, di moderne tecnologie per sostenere il nuovo corso delle attività produttive realizzate, di salvaguardia e crescita dei livelli occupazionali. Ma più che obiettivi sembrano solo belle parole per gettare fumo negli occhi. Da anni conduciamo questa battaglia per il territorio di Assisi e per i suoi abitanti, nell'indifferenza totale della Regione. Una situazione divenuta ormai insostenibile a poche centinaia di metri dalla basilica di Santa Maria degli Angeli. Il diritto alla salute non può essere portato avanti solo a colpi di slogan”. 

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