Le Segreterie Regionali/Provinciali FILCTEM-CGIL, FLAEI-CISL, e UILTEC-UIL a valle
dell’incontro svoltosi in data 17/11/2020 con i rappresentati di ENEL della Generazione,
responsabili d’Impianto e degli Affari Istituzionali di Enel Italia, esprimono tutta la loro
insoddisfazione e preoccupazione relativamente al piano di dismissione e riconversione dell’ex
area dell’impianto termoelettrico a carbone di Bastardo.
Come OO.SS. avevamo da sempre evidenziato, relativamente al sito di Bastardo, i limiti e i
rischi di inconcludenza del progetto denominato “Future-E” promosso da Enel a livello
nazionale, per le 23 centrali in dismissione in Italia. Limiti che purtroppo hanno portato come da
noi previsto per questo importante sito industriale ad un nulla di fatto.
I progetti che ci sono stati illustrati nell’incontro con Enel, relativamente alla realizzazione di un
impianto fotovoltaico e di uno di accumulo, non hanno a nostro avviso nessun risvolto
occupazionale e pertanto sono da noi ritenuti assolutamente insufficienti come risposte ad un
territorio che, per inoltre cinquant’anni, ha dato molto di più a partire dalle aree delle miniere di
lignite in avanti. Notiamo inoltre che, queste ipotesi progettuali interessano di fatto, solo una
parte minimale dell’intero perimetro industriale.
Da quanto si è appreso, Enel intende di fatto, chiudere nel giro di poco tempo, anche la sede di
Enel University, (Nucleo Addestramento Specialistico di Gualdo Cattaneo), che ha sede in una
parte del sito e che rappresenta ancora oggi, l’unico vettore per riportare in zona presenze
importanti che specie in questo momento di difficoltà economica, possono dare un concreto
sostegno alle attività locali.
Le Scriventi OO.SS. sono fortemente convinte che, nel sito di Bastardo Enel in primis può e
deve fare molto di più di quanto ci ha illustrato, anche sfruttando i tanti finanziamenti messi a
disposizione sia a livello nazionale che europeo per i processi di decarbonizzazione, o per lo
sviluppo di nuovi progetti Green. Indirizzare in questa area importanti risorse per lo sviluppo di
progetti di nuove tecnologie green, creando magari un polo di eccellenza nazionale, significa
poter dare un nuovo sviluppo a quel territorio oggi fortemente depresso e significa per Enel dare
un’immagine di se diversa da quella che oggi viene invece percepita in quell’area, ma un po’ in
tutta l’Umbria, che è quella di una Multinazionale che sta di fatto abbandonando la nostra
Regione.
FILCTEM, FLAEI e UILTEC, sapendo anche della disponibilità ricevuta in tal senso delle
Istituzioni locali e regionali, chiedono ad Enel di aprire al più presto un tavolo Istituzionale con il
coinvolgimento di tutti gli attori, al fine di elaborare un progetto condiviso di riqualificazione
dell’Intera area della ex centrale a carbone di Bastardo.

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