Ex Cementir di Spoleto, a rischio oltre la metà dei posti di lavoro
SPOLETO -Si è svolto ieri, lunedì 27 maggio, l’incontro tra le organizzazioni sindacali Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil e Colacem per il futuro dello stabilimento ex Cementir di Spoleto, recentemente ceduto dal gruppo Italcementi all’azienda umbra. Dall’incontro è emerso che lo stabilimento verrà convertito in centro di macinazione, con la conseguenza di un forte ridimensionamento dell’organico, che potrebbe portare il numero degli occupati a meno della metà degli attuali (75).
A fronte di questa intenzione dell’azienda, le organizzazioni sindacali hanno posto una serie di obiezioni sul piano organizzativo, dimostrando, numeri alla mano, che è possibile salvaguardare una quota di occupazione più larga rispetto a quanto prospettato.
“Da parte nostra - spiega Claudio Aureli, segretario della Fillea Cgil Umbria - siamo pronti a mettere in campo, di concerto con le istituzioni, tutte le iniziative necessarie a salvaguardare l’occupazione e a garantire la tutela dei lavoratori e delle loro famiglie”.
"A tale scopo - prosegue Emanuele Petrini, della Filca Cisl - chiederemo già nelle prossime ore la riconvocazione del tavolo regionale, che avevamo sospeso in attesa della presentazione del piano industriale”.
Intanto, oggi, martedì 28 maggio, si è svolta l’assemblea dei lavoratori che ha indicato la linea della prosecuzione del tavolo di trattative aperto.
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