Più 10,1%, nei primi 11 mesi del 2010 in Italia, che si conferma al primo posto in Europa con il 54,5% del reddito imponibile evaso. Da quanto leggiamo nelle agenzie ogni anno l'erario perde 159 miliardi di euro. Secondo l'analisi di contribuenti.it - che ha intrecciato cinque aree di evasione fiscale - l'economia sommersa, l'economia criminale, l'evasione delle società di capitali, l'evasione delle grandi multinazionali e quella dei lavoratori autonomi e piccole imprese emergono dati vergognosi. Chi evade di più sono quelli che ci chiedono i sacrifici, i grandi industriali (32,8%) insieme a quelli che speculano, cioè i bancari e assicurativi (28,3%), in terza posizione si piazzano i commercianti (11,7%) ed a seguire artigiani (10,9%), professionisti (8,9%) e lavoratori dipendenti (7,4%). Il Nord Ovest è la regione dove si evade di più (29,4% del totale nazionale), con dietro il Sud (24,5%), il Centro (23,2%) e il Nord Est (22,9%).
L'effetto Berlusconi si vede anche dall'indice della 'Tax compliance', che misura la fedeltà fiscale dei contribuenti, che è sceso di ben 11 punti passando dal 28,94% al 17,61%. Siamo i primi in Europa, seguiti da Romania (42,4% del reddito imponibile non dichiarato), Bulgaria (39,8%), Estonia (38,2%), Slovacchia (35,4%). La cosa veramente scandalosa però che viene messa in luce dalla ricerca è lo studio dei bilanci dal 2005 al 2009 delle società di capitali. Circa il 15% delle grandi società di capitali - osserva Contribuenti.it - dichiara redditi inferiori ai 10 mila euro!.

 

Da controlacrisi.org

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