Europa affonda sotto colpi speculazione. Licenziamo UE e Monti, suo sacerdote
di Fabrizio Salvatori
Borsa di Milano in picchiata (-4), spread sempre più in alto, oramai irraggiungibile, e nuovo record del debito (123%). Monti è in Russia a cercare chissà quale miracoloso rimedio. L’Europa deflagra sotto i colpi della speculazione che intanto ha trascinato lo spread spagnolo ben oltre i 600 punti e il rendimento dei titoli oltre il 7%. Più che le dimissioni di Monti bisognerebbe chiudere questa Europa.
L’euro, infatti, torna a grandi passi verso la parità con il dollaro e perde terreno addirittura contro lo yen. La divisa giapponese ha portato l’euro sotto quota 95. I mercati scommettono sul distacco della Grecia. La ricetta Ue sui debiti sovrani è fallita ed ora tutti si buttano a pesce nell’onda ribassista cercando di spuntare qualche piccolo margine di guadagno. Il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco è salito a 525 punti, con il rendimento del decennale italiano al 6,3%. Lo spread tra i Bonos spagnoli e i Bund è a quota 639 punti (rendimento al 7,4%, ai massimi storici). Crolla all'1,2% il rendimento dei bund.
Adesso la parola passa alla Bce. In Italia si aspetta da un momento all’altro una manovra non minore di dieci miliardi. “Il tempo per Mario Monti "sta per scadere": il Presidente del consiglio deve "dire la verità" agli italiani e ottenere il loro impegno", se non vuole che il successo dell'ultimo summit di Bruxelles si trasformi in una "vittoria di Pirro”, scrive oggi il Financial Times.
Fonte: controlacrisi.org
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