Equitalia: lunedì lavoratori esattoriali dell'Umbria in presidio a Firenze
Nonostante l’artificioso se non irreale clima – data la drammatica crisi in cui si dibatte il Paese e la paralisi del comparto della riscossione dei tributi ormai allo sbando direzionale e funzionale – nel quale sembrano tuttora svolgersi, apparentemente ignare, le relazioni industriali nel tavolo nazionale con Capogruppo e la cappa di silenzio con cui si cerca di occultare la vertenza in atto in Umbria, la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori esattoriali umbri, sulla base della rinnovata unitarietà sindacale, ricostituita al termine di un percorso che ha condotto all’incontro intersindacale dello scorso 16 novembre, prosegue nella difesa attiva del servizio pubblico di riscossione tributi dell’Umbria.
Purtroppo la grave congiuntura incombente nel Settore, conseguente al combinato disposto degli effetti della L.122/2010 e del piano industriale 2011-2013, si rivela ogni giorno di più quale effetto di un disegno unitario volto esclusivamente a comprimere diritti e democrazia, senza alcun beneficio reale in termini di maggior efficienza e qualità dei servizi di riscossione ed assolvimento della missione istituzionale assegnata al Gruppo Equitalia dal Parlamento e dalla Legge, anzi in Umbria in particolare, ciò si sta traducendo nella deriva inaccettabile di politiche aziendali - disposte unilateralmente e senza confronto sia con le Istituzioni ed Amministrazioni Locali e sia con le OO.SS. di categoria - volte all’esito del sistematico smantellamento sul territorio della rete dei servizi di riscossione dei tributi, stracciando senza pudore alcuno accordi sindacali e impegni assunti in forma pubblica.
Quindi, le OO.SS. dell’Umbria, interpretando l’unanime sentimento delle lavoratrici e dei lavoratori, ribadiscono in questa sede le proprie e seguenti prese di posizione riguardo le linee guida relative alle relazioni e le negoziazioni prossime venture con controparte, a livello sia di Gruppo e sia aziendale:
- rifiuto, pendenti gli effetti giuridici della L.122/2010, di ogni armonizzazione contrattuale disposta da Equitalia su basi forzose e ricattatorie;
- ultrattività dei CIA ex aziende incorporate, sino alla cessazione degli effetti giuridici della predetta L.122/2010;
- rigetto di ogni soluzione convenzionale o protocollare tra le Parti inerente le libertà ed agibilità sindacali di settore, volta a comprimere la democrazia nei luoghi di lavoro e che non sia contestuale ed integrata nel rinnovo del CCNL;
- condivisione di soluzione contrattuale per la previdenza complementare e di cui al Verbale Nazionale del 24.11.11, che formalmente salvaguardi i diritti acquisiti delle lavoratrici e dei lavoratori, in particolare riguardo i livelli contributivi tuttora vigenti per il FIPE e per i diversi FIPA ex aziende incorporate, a maggior ragione se espressamente previsti dai CIA;
- conferma normativa su base definitiva delle previsioni di mobilità territoriale per trasferimento relative al solo ambito provinciale, in coerenza con le linee della Legge di Riforma del Comparto;
- gestione degli eventuali eccedenze di personale nel Gruppo Equitalia tramite l’utilizzo del Fondo di Solidarietà di categoria;
- revisione integrale delle politiche formative e professionali di Gruppo per la maggior valorizzazione e qualificazione delle risorse umane, senza esclusioni ingiustificate e percorsi privilegiati “ad personam”;
- ferma opposizione all’inaccettabile disegno di Equitalia di marginalizzare e penalizzare l’Umbria nei nuovi assetti societari, organizzativi e operativi del Gruppo e prosecuzione della mobilitazione unitaria delle lavoratrici e dei lavoratori al fine di preservare l’integrità e l’efficienza del servizio di riscossione tributi in Regione;
- ripristino delle relazioni sindacali su base territoriale, previa disponibilità del Gruppo Equitalia a cessare ogni attività antisindacale e gli effetti conseguenti sulle Rappresentanze Sindacali interessate e risolvere su basi conciliative l’ampio e grave contenzioso giudiziale pregresso, unitamente alla costituzione di tavolo sindacale formalmente dedicato all’Umbria, al fine di valutare ed individuare soluzioni condivise sulle materie di cui alla vertenza in essere;
Si deve inoltre esprimere in questa sede,
la più ferma deplorazione per le inqualificabili scorrettezze della Delegazione Sindacale di Equitalia Centro, che diversamente dal rendersi parte attiva nel favorire il ripristino di ordinarie relazioni sindacali fra le Parti - al solo fine di diffamare le Rappresentanze Sindacali e rendere vana ogni soluzione conciliativa - è giunta a mostrare con modalità capziosa a O.S. umbra di 2° tavolo nazionale, la lettera riservata con proposta transattiva del contenzioso pregresso, già inviata da ns. Legale di fiducia al Legale di controparte.
Quindi, in conformità a quanto sopra esposto e al proclamato stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori esattoriali dell’Umbria, si chiede infine, l’unanime, massima e partecipata solidarietà ai Coordinamenti Regionali e alle RR.SS.AA. di Equitalia Centro e si invitano le Delegazioni Sindacali ad intervenire, quale segno di fraterna vicinanza, al
PRESIDIO SINDACALE UNITARIO INDETTO DALLE OO.SS. DELL’UMBRIA PER IL 12 P.V. , DALLE ORE 11.00 ALLE ORE 13.00, PRESSO LA DIREZIONE GENERALE DI EQUITALIA CENTRO S.P.A., IN FIRENZE.
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